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Milan, il centrocampo che c’è ma che troppo spesso non si vede…

Il derby è sicuramente una delle partite più importanti della stagione. Il derby a Milano va oltre il calcio giocato, per i tifosi che vivono all’ombra della Madonnina perdere una qualsiasi partita ha un peso ma perdere la stracittadina ne ha sicuramente uno diverso. Anche per i calciatori vale lo stesso discorso, un derby vale una stagione. Puoi arrivare a metà classifica ma se vinci il derby, la pessima annata ha un sapore meno amaro. I giocatori vivono il pre-partita con un livello di concentrazione doppio rispetto al solito e la preparazione è dettagliata e meticolosa. Ieri però non è stato così per il Milan schierato in campo da Massimiliano Allegri senza un centrocampo organizzato e privo di idee.

Sulla mediana avrebbe dovuto giocare De Jong con Poli e Muntari ad agire ai lati ma il condizionale in questi casi è d’obbligo perché quello che abbiamo visto ieri sera è stato totalmente diverso. De Jong arretrato sulla linea difensiva, un centrale aggiunto a supporto di Bonera e Zapata. Poli decisamente fuori posizione, troppo largo a destra ad intralciare i movimenti di De Sciglio e per chiudere Muntari che ha giocato affianco a Balotelli come seconda punta. Sostanzialmente un centrocampo inesistente e nella peggiore delle partite con un Inter sempre in puntuale vantaggio in una zona così nevralgica del campo. Nel calcio moderno viene richiesto tanto movimento ad ogni giocatore in campo, ma se nessuno riesce ad impostare il gioco è inutile che gli altri corrano inutilmente. Non ha senso, gli uomini si stancano e basta.

Questa è stata la sensazione di ieri sera, se l’Inter avesse voluto avrebbe potuto affondare il colpo decisivo già nel primo tempo. Invece i nerazzurri hanno lasciato sfogare il Milan per i primi 45 minuti, gli uomini di Allegri sono riusciti a dimostrare una discreta voglia e vivacità. Nel secondo tempo l’Inter ha alzato il ritmo e i rossoneri sono andati in affanno. Normale andare in difficoltà in difesa non avendo filtro a centrocampo. Se l’avversario di ieri sera fosse stato la Juventus la partita non sarebbe finita solo 1-0 e l’esempio non è preso a caso se si pensa al ruolo di Pirlo nella mediana bianconera. Ecco cosa mancherebbe ai rossoneri, un giocatore come Pirlo in grado di fare girare la palla e che garantisca efficacia nella fase difensiva. Nainggolan potrebbe essere l’uomo giusto, ma può un solo giocatore cambiare il volto del Milan visto contro l’Inter?

This post was last modified on 25 Dicembre 2013 - 01:31