
Il momento della verità è arrivato. Stasera, a San Siro contro l’Ajax, il Milan si gioca la permanenza in Champions League. I rossoneri, al momento secondi nel girone, hanno a disposizione due risultati su tre per superare il turno. Ma tutto è ancora in gioco. Gli olandesi stanno attraversando un ottimo periodo di forma: sono reduci da sei vittorie consecutive, hanno avuto la meglio anche sul Barcellona e negli ultimi quattro turni di campionato hanno realizzato quattordici gol mantenendo la propria rete inviolata. Niente male, insomma.
Punto di forza: gioco sulle fasce.
Punto debole: fase difensiva.
Contro una squadra compatta e ben organizzata, l’Ajax fatica a creare azioni e manifesta le proprie lacune. Lacune che sono riscontrabili nella mancanza di giocatori capaci di prevedere con anticipo lo sviluppo delle azioni e nella mancanza di attenzione nella fase difensiva. I terzini, che spingono a valanga, manifestano problemi con le diagonali e spesso lasciano scoperta la posizione di competenza. Stesso discorso vale per le punte esterne che, pur disponendo di un buon potenziale, disdegnano qualsiasi tipo di ripiegamento. Nemmeno il centrocampo è esente da osservazioni: gli interni effettuano buone incursioni nelle aree avversarie- Klaassen presenta anche una buona tecnica e un buon senso del gioco- ma sono poco efficaci nei contrasti e non sempre riescono a fare il filtro necessario. In questo modo, una coppia centrale di difesa promettente ma non ancora esperta non è protetta e non è posta nelle condizioni di rendere.
Giocatore chiave: Fischer.
This post was last modified on 11 Dicembre 2013 - 11:46