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Inzaghi: “Vicino al Sassuolo, ma grazie al Milan mi sento più forte. Primavera, è l’ora della vendetta!”

Fosse per Inzaghi la finale della Viareggio Cup (oggi alle 15) la giocherebbe senza problemi, ma grazie a Galliani la vivrà da allenatore della sua Primavera, che un anno dopo aspetta l’Anderlecht per la vendetta perfetta: “Ai ragazzi ho raccontato di come in carriera mi sia capitato di non giocare delle finali e poi di giocarle e vincerle. E adesso arriva l’Anderlecht…“.

Questo uno dei primi passaggi della sua intervista al Corriere dello Sport. Tranquilli, ci pensa Pippo. L’elogio agli avversari: “Squadra molto titolata, uno dei settore giovanili da prendere come esempio. Stanno sfornando talenti a ripetizione, ma noi possiamo essere al loro passo: dimostriamolo battendoli! Vincere sarebbe bello per il calcio italiano ma soprattutto per la mia squadra, che se lo merita: è vero che conta la crescita di ogni singolo del gruppo, ma poi arriva il momento di vincere qualcosa. In ogni caso questa è un grande Primavera, faremo di tutto per portare a casa il trofeo“. Una Primavera di ricordi: “La Fiorentina al momento è la formazione più forte d’Italia e abbiamo segnato 4 gol, Barcellona-Milan e Ajax-Milan in UEFA Youth League rimarranno per sempre nella mia testa, così come il derby vinto“.

Grazie a Galliani, dicevamo: “Fosse per me non avrei smesso di giocare, Berlusconi e Galliani mi hanno fatto quella proposta ed io ho accettato perché al Milan mi sento a casa. Sono qui per Galliani, che mi voleva in rossonero ancora prima che andassi alla Juventus. Vedere gli occhi dei giocatori, che aspettano i miei consigili, è una della cose più belle. La mia carriera da calciatore è fondamentale per essere pronto ad ogni situazione, di sicuro il mio pensiero è più influenzato da quello che ho vissuto con Ancelotti“. E pensare che a gennaio Inzaghi ha rischiato di lasciare: “C’era la possibilità del Sassuolo, sono stato e rimango lusingato. Ammetto di averci pensato, anche se mi sarebbe dispiaciuto per i miei ragazzi: la società dicendo no mi ha tolto dall’impiccio, adesso mi sento più forte. Ora il mio posto è qui, a giugno vedremo. Prima Squadra? Un passo alla volta, Seedorf va sostenuto“.

Infine, sull’Atletico Madrid e Balotelli: “Per noi milanisti la Champions è speciale, dovremo fare di tutto per battere l’Atletico: ci penserà Clarence. Balotelli contro il Bologna ha fatto un grande gol, ma non è compito mio parlarne“.

This post was last modified on 17 Febbraio 2014 - 13:58