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Bravi ragazzi, ma succede quasi sempre quello che ci si merita

Bravi ragazzi, stavolta siamo stati sfortunati! Cosí possiamo commentare la buona prestazione contro l’Atletico Madrid, che ci condanna però a una quasi certa eliminazione (lo dice la storia, non io). É stata la miglior partita di Seedorf allenatore, una delle migliori dell’anno, nonostante la formazione rimaneggiata. Ma abbiamo perso, stavolta siamo stati sfortunati. Stavolta. Ma le altre? Ma il rigore last minute contro il Verona? Ma la rimonta dei 4 minuti di Cagliari? Ma il fulmine di Balo nel grigiore contro il Bologna? Ieri sera abbiamo pagato il conto, sabato, alla fortuna. Accade cosi nelle stagioni tutte sbagliate da cima a fondo. Accade cosi quando commetti tanti errori strategici, tecnici e societari. Tanti errori che sembra quasi che te le cerchi. E poi puntuali arrivano.

Il Milan di Champions si é impegnato, si é applicato e ha giocato bene. Come quello studente che si accorge di essere giunto alla versione piú importante dell’anno e si mette a studiare come un pazzo tre giorni prima. Si applica, la fa bene, ma prende 6. Troppo poco per recuperare i precedenti brutti voti. E perché il compagno invece prende 8 anche stavolta? Sì, quel compagno che ha studiato tutto l’anno. Perché l’aoristo maligno tradisce il primo e non il secondo? La vita é cosí, il calcio é cosí. Succede quasi sempre quello che ci si merita. E, mi spiace dirlo, ma i due legni del primo tempo ce li siamo meritati. Non certo ieri sera, ma in questa stagione. La stagione gestita peggio dell’intera Era Berlusconi. Poi la sfortuna si accanisce e si fa male De Sciglio e al suo posto deve entrare Abate, praticamente giá con le valigie in mano a fine stagione. Guarda caso poi si fa male anche Balotelli e nell’unico corner dove manca lui é proprio Abate a fare un errore impossibile da vedere persino in terza categoria. L’assist a Diego Costa supera persino quelli storici a Diego Milito. Gli piacerá il nome. Meglio riderci sopra, ci sarebbe da piangere.

Ma la mia paura é che qui ormai siano rimasti in pochi a piangere. A parte i tifosi. Di certo non piange chi sorride col fidanzato in tribuna mentre ci stanno buttando fuori per chissá quanti anni dalla Champions League. Eh si perché al di lá della professione di fede del solito inimitabile Kaká che anche stavolta ci mette la faccia, non ci sono speranze di passare questo turno. Nella storia del Milan berlusconiano non é mai accaduto di ribaltare in trasferta una sconfitta casalinga. E non accadrá nemmeno stavolta. Anzi, non mettiamoci in testa di andare al Vicente Calderon a fare una gara all’arrembaggio perché altrimenti in contropiede ci fanno molto molto male.

Cerchiamo di salvare la faccia con una partita tipo quella di ieri, con magari un pizzico di fortuna in piú. E poi dedichiamoci ad inseguire un posto in Europa League, unico concreto obiettivo in una stagione troppo brutta per essere vera. E poi iniziamo a pensare a costruire il futuro. Chi giá ci sta pensando da tempo sono Galli e Galliani con il settore giovanile. Questa Primavera vincitrice al Viareggio é il prodotto di anni duri di grande lavoro capillare a partire dai piccolissimi. Inzaghi é il miglior esempio di allenatore fatto in casa. Con testa e cuore da Milan.

Twitter: @ruiu19

This post was last modified on 20 Febbraio 2014 - 17:04

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redazione