Dal Maestro all’Allievo: ecco come battere l’Atletico. Clarence-Carlo, un abbraccio lungo 11 anni…

Un abbraccio caloroso, delicato e bellissimo. Sorrisi ed emozioni, l’ironia del Maestro e la calma dell’Allievo. Nelle carezze tra Ancelotti e Seedorf, in occasione della Panchina d’Oro 2014 a Coverciano (Firenze), c’รจ il Milan. Un incontro non casuale, l’occasione per parlare di calcio e di Champions. Chi meglio di Carletto puรฒ consigliare Clarence su come espugnare il “Calderon” di Madrid, anche se il suo Real domenica sera ha rischiato grosso in casa dei Colchoneros, strappando un 2 a 2 nel finale grazie a CR7.

Puoi vincere solo attaccando la loro organizzazione difensiva. Tra le mura amiche sono ancora piรน forti, batterli รจ davvero dura: sarร  una battaglia e il Milan dovrร  essere all’altezza. Verrei anche a vederla, ma rischierei di prendere schiaffi…“. Questo, in soldoni, il consiglio di Ancelotti a Seedorf, testimoniato stamane da La Gazzetta dello Sport. Tattica ma anche intelligenza e cuore, ma la differenza la potrebbero fare esperienza e DNA europeo. Come quello di Ancelotti, che da giocatore mise la firma in uno straordinario 5 a 0 del Milan contro il Real Madrid (eliminato senza storia), mentre ora insegue la “decima” proprio da allenatore dei Blancos. Come Seedorf, che in carriera rimane l’unico ad aver vinto 4 Champions con 3 squadre diverse, sia con il Milan che con il Real. L’abbraccio di ieri come quello del 2003 (11 anni fa), quando a Manchester il Milan vinse la sua sesta Champions, Ancelotti la prima da allenatore e Seedorf la terza personale. E dopo il rigore decisivo di Sheva, con la Juve in lacrime, rimarranno per sempre nella memoria di ogni rossonero le immagini della corsa di Carlo verso il campo e poi la stretta di braccia insieme a Clarence.

Mancano solo 7 giorni alla sfida con l’Atletico, nei prossimi i due di sicuro si sentiranno ancora al telefono. Seedorf prende appunti, per una volta non รจ lui il Professore.

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