Bella intervista quella realizzata dal Corriere dello Sport a Pippo Inzaghi, al quale è stato chiesto di parlare delle “vite parallele” che stanno vivendo lui e suofratello Simone, allenatore della Primavera della Lazio, fresca vincitrice della Coppa Italia: “Non sono riuscito ad applaudirlo di persona, ma ho fatto il tifo per lui. A Roma c’era mio padre Giancarlo, ha esultato e ha sofferto meno rispetto alla finale del Torneo di Viareggio. Sono felice anche per i miei genitori che ci seguono sempre con grande passione“.
Dopo il “Viareggio” per Pippo e la Coppa Italia per Simone, i fratelli Inzaghi puntano allo scudetto Primavera: “Vedremo come andrà a finire. Simone è primo in classifica e già qualificato per la fase finale. Io dovrò faticare un pò di più, sono terzo ma ho delle buone chance. Del resto sia la Coppa Italia per lui che il Viareggio per me hanno rappresentato tantissimo, è stato il primo successo nella nostra carriera da allenatore“.
SuperPippo racconta, poi, un curioso aneddoto: “Nei nostri successi c’è sempre di mezzo…Tassotti. Era stato l’ultimo a vincere la Coppa Italia Primavera con la Lazio trentacinque anni fa ed anche l’ultimo a vincere il Torneo di Viareggio sulla panchina del Milan. Un segno del destino incredibile“.
Ma cosa hanno in comune i fratelli Inzaghi: “Ci sono tante cose, tre le più importanti sicuramente il grande amore che ci lega alle nostre squadre, Milan e Lazio. Entrambi ci sentiamo a casa nostra e questa è una grande fortuna. Del resto per fare bene in questo ambiente ci vogliono passione, intelligenza e capacità e Simone le ha tutte, tanto che i suoi ragazzi lo adorano, anche quelli che non giocano“. La conclusione è sul futuro: Milan e Lazio continueranno ad essere nel destino degli Inzaghi? “Quello che penso riguardo a mio fratello vale per me. Prima di prendere un’altra strada bisogna pensarci bene, e ad un certo punto bisogna fare delle scelte…“.