11/05/01, quella data non la scorda più nessuno!

Sentenza Comandini, Giunti, lo zar d’Europa Shevchenko e Serginho. Sono questi i nomi delle 4 stelle che, esattamente 13 anni fa, illuminarono il cielo milanese di San Siro. Dieci anni di vittorie, coppe, trofei e sfottò. Dieci anni che non fanno dimenticare al tifoso del Milan il derby per eccellenza, il derby che entra nella storia come il cappotto all’Inter.

Le formazioni della serata dicevano che l’ossatura del Milan era composta da un certo Sebastiano Rossi in porta, Costacurta e Maldini in difesa, Gattuso e Serginho sulle fasce con davanti Shevchenko e Comandini. Quel Gianni Comandini autore della doppietta che pronti via in 20′ mette a tacere i cori dalla Nord. Non che Gianni lasciò, poi, il segno in quella stagione: i gol del derby, infatti, furono gli unici in 13 partite giocate, ma furono i gol più importanti della sua carriera. Nell’Inter, invece, vedevamo in porta un Frey alle prime armi, acompagnato dal giovane Ferrari e dal capitano Javier Zanetti a centrocampo. Davanti la squadra nerazzurra schierava la coppia VieriRecoba.

La sfida degli allenatori partì subito in settimana, quando gli “ex” amici Cesare Maldini e Marco Tardelli cominciarono a ‘beccarsi’, dopo una stagione certamente non esaltante per la Milano calcistica: entrambi subentrati, Maldini a Zaccheroni, Tardelli a Lippi. Pronti via, Comandini indirizza la gara in maniera decisa e decisiva: alla fine del primo tempo il tabellone luminoso segna 0-2. Ma il finale, la batosta nerazzurra, nessuno se la sarebbe mai aspettata: segna Giunti su punizione, poi si scatena Shevchenko, con una doppietta che comincia a farlo entrare seriamente nei cuori rossoneri. Lo 0-6 di Serginho (sicuramente la sua miglior partita con la maglia del Diavolo) a 10′ dalla fine è solo la ciliegina sulla torta di una partita storica e comica insieme, indescrivibile, senza precedenti.

Sembrava Wimbledon, esplicitava uno striscione in ricordo di quella memorabile data: 11 maggio 2001, quella data non la scorda più nessuno, ma soprattutto l’azzurronero perché quel derby l’abbiam vinto 6-0! I ragazzi di Maldini erano stati in grado di rendere incancellabile una stagione altrimenti fallimentare. Dall’anonimato, insomma, a 6 nella storia!

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