Ieri sera ad Arcore è andata in scena la seconda cena in pochi giorni tra Inzaghi, Galliani e Silvio Berlusconi che ha invitato nella sua villa l’ad e il futuro tecnico rossonero.
Il menù non poteva non riguardare la prossima rosa del Milan che deve essere sempre più italiana. Inzaghi ha le idee chiare, che combaciano molto con quelle del presidente. A partire dal modulo: si tornerà al 4-3-1-2 ed ecco perchè non dovrebbe essere riscattato Adel Taarabt che ha benissimo in questi sei mesi ma che il nuovo tecnico non vede come trequartista. In quel ruolo verranno utilizzati Kakà e Honda, che dovrà riscattare sei mesi bui.
In entrata Inzaghi ha fatto delle richieste precise. Vuole un difensore centrale, un terzino sinistro e un esterno d’attacco, anche se quest’ultimo andrebbe a cozzare con la sua idea tattica. Piacciono Biabiany e Paletta del Parma oltre al sogno Cerci. Interessa anche Siqueira del Granada e dopo l’infortunio di Montolivo non è escluso che non si faccia qualcosa anche in mezzo al campo. Per il difensore si continua a lavorare con il Valencia per Rami: l’ultima offerta è di 4,5 milioni. E sulle fasce gli obiettivi sono Santon e Darmian.
Ma la difficoltà maggiore sarà quella di cedere i giocatori in esubero, e al Milan ce ne sono parecchi: Constant, Zapata, Essien, Birsa e Robinho non rientrano nei piani del nuovo tecnico e sono sul mercato. Così come Silvestre che non verrà riscattato dall’Inter e come Amelia, Coppola ed Emanuelason, in scadenza di contratto e che difficilmente rinnoveranno. Poi ci sono i giocatori che rientreranno dal prestito ma che il Milan ha già capire di non volere più. Tra questi Nocerino, Vergara, Didac Vilà, Traorè e Niang. Capitolo diverso per Matri che Inzaghi vorrebbe rilanciare anche se il suo ritorno è legato anche a quello di Paloschi. Se torna l’attaccante del Chievo, l’ex juventino lascerà Milanello.
Al tavolo di Arcore sono iniziate le prime manovre 2014-2015: sarà una lunga e calda estate per Galliani…..