Nel valzer delle punte Pazzini non balla: è lui l’unica vera garanzia

Forse non c’è bisogno di guardare troppo lontano. Forse non servirà andare ancora alla ricerca di un nuovo numero 9 al quale affidare sulle spalle l’intero attacco rossonero. Forse, per la prossima stagione, abbiamo già il bomber in casa. Altro che Alessandro Matri o Mario Balotelli, dati oramai entrambi con le valigie in mano pronti a qualsiasi destinazione: meglio italiana per il primo, sicuramente estera per il secondo. Stiamo parlando di Giampaolo Pazzini, che quest’anno fin dal primo giorno di ritiro sarà a disposizione di mister Inzaghi che su di lui pone molta fiducia.

La scorsa stagione per Pazzini è stata praticamente tutta una sofferenza. Prima l’intervento di giugno al ginocchio, poi la riabilitazione che lo ha riconsegnato al campo solo per il derby di Natale, infine una seconda parte di stagione molto difficile con il cambio di allenatore e un modulo che lo penalizzava. La piazza, però, chiedeva a gran voce il suo nome da affiancare ad un troppo spesso evanescente Balotelli, ma Seedorf non li ha mai trovati compatibili. Adesso, però, la situazione è decisamente cambiata, tornando finalmente favorevole al Pazzo: Matri e Balotelli sono in partenza, lui rimane così l’unico ariete al quale affidare il ruolo di punta centrale nel nuovo tridente proposto da Inzaghi, che ha la sicurezza di trovare in lui le giuste caratteristiche per il suo modulo.

Pazzini, già dal ritiro di settimana prossima, partirà con una marcia in più: sa che il ruolo da titolare è ancora tutto da decidere e sa di partire in pole position. L’obiettivo sarà tornare a segnare in campionato in doppia cifra, traguardo che al Pazzo manca dalla prima stagione in rossonero, quella del terzo posto acciuffato all’ultimo secondo a Siena. Sognando che, magari, l’esito finale di maggio possa essere lo stesso.