
Dopo due trasferte consecutive, culminate con due pareggi a dir poco deludenti, il Milan torna a San Siro per affrontare il Chievo di Eugenio Corini. La squadra veneta non sta attraversando un buon momento, tanto che finora ha raccolto soltanto quattro punti in cinque giornate e che occupa la quindicesima posizione della classifica, ma di certo verrà alla Scala del Calcio con motivazioni e voglia di rilancio. Insomma, anche se orfani di Izco, Schelotto e Botta e reduci da un periodo travagliato, i gialloblù faranno di tutto pur di metterci in seria difficoltà e di uscire dalla zona rossa della graduatoria.
Punto di forza: Bardi; ripartenze.
Punto debole: fase difensiva; difesa.
Il trio di centrocampo del Chievo è composto da due corridori grintosi e abili a inserirsi negli spazi nel corso di azioni di rimessa, ma che non dispongono di qualità tecniche e che incontrano problemi nella comprensione dello sviluppo delle azioni, e da un centrocampista arretrato, Radovanovic, forte dal punto di vista fisico ma non ancora in condizione, poco dotato sotto l’aspetto tattico e autore di un inizio di campionato non positivo. Ecco allora che, sul lungo andare, anche se nella prima fase di gara cercheranno di coprire al meglio, i mediani gialloblù potrebbero perdere la bussola e proporsi in avanti con poco criterio, scoprendo la posizione di competenza, svolgendo la fase di interdizione in maniera poco continua e non costruttiva e non proteggendo a dovere la difesa. Difesa che, dal punto di vista qualitativo, è il reparto più fragile del Chievo. I due centrali, Cesar in primis e Dainelli in secundis, si trovano sul viale del tramonto e hanno smarrito la forza fisica e la velocità dei tempi migliori: nonostante una buona esperienza, sono ormai soliti commettere qualche sbavatura di troppo. Sulla corsia di destra, Frey fatica in entrambe le fasi: spinge poco e con poca efficacia e, quando chiamato ad arginare le iniziative dei dirimpettai, in determinate situazioni soffre a dismisura e viene superato con troppa facilità. Discorso simile vale per il laterale di sinistra Biraghi che, pur proponendosi in avanti con regolarità, non sempre è preciso e dietro, oltre a tremare negli uno contro uno, lascia spesso praterie a disposizione degli avversari.
Giocatore chiave: Valter Birsa.
This post was last modified on 4 Ottobre 2014 - 13:51