
Domenica pomeriggio, in occasione del settimo turno di campionato, il Milan di Pippo Inzaghi affronterà il Verona al Bentegodi. La compagine allenata da Mandorlini, che a oggi ha raccolto undici punti in sei gare e occupa la quinta posizione della classifica, è una squadra compatta, rocciosa, aggressiva e determinata, in grado di impensierire qualsiasi avversario e di concedere poche palle gol. Dinanzi al proprio pubblico, gli scaligeri proveranno di certo a mettere in scena una prestazione caratterizzata da corsa, furore, fisicità, incisività e massima attenzione sotto l’aspetto tattico.
Punto di forza: fase difensiva; centrocampo; Luca Toni.
Punto debole: esterni d’attacco; Agostini.
Le note dolenti del Verona, in questo avvio di stagione, sono state le punte esterne. Queste ultime, a oggi, non sono ancora riuscite a esprimere il loro potenziale e hanno messo in scena prestazioni contraddistinte da discontinuità. Gli esterni d’attacco del Verona hanno tecnica e rapidità ma, nel campionato in corso, per lo meno fino a questo momento, faticano a evidenziare un rendimento regolare e a incidere. Nelle prime sei gare, le ali gialloblù sono state poco concrete in fase offensiva, alternando buone intuizioni a giocate troppo cervellotiche e a errori gravi nei momenti decisivi, e non sempre hanno ripiegato con continuità, evitando di raddoppiare il portatore di palla avversario e lasciando i terzini in balia degli avversari. Terzini che, poiché privi di copertura da parte degli esterni alti, a volte hanno faticato a imporsi. In particolar modo, in svariate situazioni, è capitato che Agostini, quando puntato, venisse superato con puntualità e faticasse a prendere le misure ai dirimpettai. L’ex laterale sinistro del Cagliari, chiamato a fare i conti con un’età avanzata, spinge molto poco e, quando non viene aiutato dall’ala, rischia di essere saltato con facilità e di concedere spazi. Anello debole.
Giocatore chiave: Panagiotis Tachtsidis.
This post was last modified on 19 Ottobre 2014 - 09:54