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MILAN-SASSUOLO/ Pazzini imprescindibile, De Jong regala i quarti a Pippo

Abbiati 6 – Il Sassuolo tira spesso, ma non centra mai la porta. I rigori non sono la sua specialità e anche stasera conferma il trend.

Abate 6 – Sulla destra soffre le accelerazioni di Sansona, ma lo costringe spesso ad arretrare spingendo in fase offensiva. Ma si può fare di più.

Alex 5,5 – Serata di normale amministrazione per il centrale brasiliano: Pavoletti e Floccari non sono i centravanti più forte che ha dovuto marcare in carriera e con esperienza li gestisce entrambi.

Zapata 5 – Il rigore (dubbio, ma più sì che no) riapre la partita e regala un finale al cardiopalma. Le urla di Inzaghi sono emblematiche del pensiero di ogni milanista nei suoi confronti.

De Sciglio 5,5 – Dopo la prestazione non all’altezza di Torino, Inzaghi lo ripropone ma stavolta come terzino sinistro. Inizia bene, poi si spegne come da consuetudine oramai in questa stagione.
Dal 1′ st Bonera 6 – Senza alti, senza bassi.

Poli 6 – Grande legna in mezzo al campo: Inzaghi gli chiede questo e lui diligentemente adempie al suo dovere.

De Jong 6,5 – Ha il merito di mandare il Milan ai quarti di finale con una girata in mezzo all’area nel finale che da saltare ogni rossonero dalla poltrona. Il solito mastino in mezzo al campo.

Bonaventura 6,5 – Conferma la sensazione che deve giocare a centrocampo. Il suo apporto in fase realizzativa partendo da dietro diventa determinante con gli inserimenti, anche se stasera tira un po’ il fiato. Ma è sempre una spanna sopra ai compagni.

Cerci 6,5 – L’assist al bacio per Pazzini parte dai suoi piedi: sterzata improvvisa e sinistro pennellato per il compagno in mezzo all’area di rigore. Si accende a sprazzi, ma quando lo fa crea sempre pericoli. Inzaghi lo sostituisce nello stupore generale di San Siro.
Dal 37′ st Montolivo sv.

Pazzini 7 – Lotta, corre, fa a spallate, segna: questo è il Pazzo che conosciamo. Sempre in partita e sempre nel vivo delle azioni rossonere, il gol che sblocca la partita è una perla da vedere e rivedere. Imprescindibile il suo apporto là davanti.

El Shaarawy 6 – Nel primo tempo detta lui i tempi della partita: se accelera, la partita prende vita; se rifiata, la partita perde vigore. Nella ripresa si spegne precocemente.

In corsivo il migliore.

Inzaghi 6 – Il cambio di Montolivo dopo aver subito il gol del pareggio (fuori Cerci, dentro il capitano) aveva fatto scendere sotto la sufficienza la sua valutazione. Fortuna vuole che da una punizione del centrocampista ex Fiorentina nasca poi il gol del passaggio del turno. Da rivedere la forma fisica.

This post was last modified on 13 Gennaio 2015 - 23:00

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redazione