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Milan, le statistiche al giro di boa ti inchiodano: con questo trend…

Ma quale terzo posto? Se bastessero i gol di entusiasmo e gli assist di brand per vincere le partite, il Milan arriverebbe ogni anno in testa alla classifica. Invece servono i campioni, quei giocatori che anche nei momenti più bui con un guizzo ti regalano i tre punti che poi, a fine anno, valgono doppio. Ma probabilmente in casa Milan in questi ultimi tempi preferiscono lustrarsi con le coppe in bacheca e con le parole per aria, perché le statistiche che fotografano il cammino dei rossoneri alla fine del girone di andata sono impietose.

I 26 punti in classifica sono una miseria che neanche in tempi di guerra avevamo visto. E se il trend dovesse esser confermato, cioè con una proiezione di 52 punti totali a maggio, il Milan (in base agli ultimi tre campionati, ndr) arriverebbe decimo. Per agguantare al terzo posto, dice la storia, servono almeno 70 punti: alla squadra di Pippo ne mancano 44. Questo vuol dire che i rossoneri nel girone di ritorno dovranno vincere almeno quattordici partite su diciannove: utopia, probabilmente. E il rendimento attuale della squadra, cioè di 1,3 punti a partita, non basterebbe al Milan neanche per arrivare in Europa League.

Il mese più proficuo del girone di andata (esclusa la prima giornata ad agosto, ndr) è stato ottobre: due vittorie e due pareggi, 2 punti di media a partita. Facile individuare il miglior marcatore della stagione: Menez con nove reti precede Honda (6) e Bonaventura e De Jong (3). Il più utilizzato da Pippo rimane sempre il francese ex PSG insieme – a sorpresa – a Poli: 19 presenze per entrambi, seguiti da Bonaventura (18) e De Jong e Honda (16). Ma l’olandese è stato anche il più ammonito: 9 cartellini gialli, quattro in più di Muntari e Bonera, che rimane l’unico giocatore ad avere subito due espulsioni. L’assist-man è sempre Abate: 5 passaggi vincenti, seguito solo da El Shaarawy (4).

Gli abbonamenti, intanto, continuano a rimanere il dato più negativo di questa prima parte di stagione: 19.471, record negativo della storia recente del Milan. Sono lontani i tempi di San Siro sempre pieno, sempre in festa, sempre esultante: adesso dobbiamo accontentarci di vivere una Coppa Italia come se fosse la Champions League. Segni del tempo che passano, segni che il caro, vecchio e vincente Milan, oggi, non esiste più.

This post was last modified on 19 Gennaio 2015 - 22:25

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redazione