Dopo l’exploit incredibile che lo ha portato a segnare dodici reti nei primi cinque mesi stagionali, Jeremy Menez si è fermato, almeno sotto questo punto di vista, alla doppietta realizzata al Parma l’1 febbraio. A secco da più di un mese, quindi, costellato dalle prestazioni non proprio esaltanti offerte contro Juventus, Empoli, Cesena e Chievo. Niente di eclatante se si pensa a quelli che sono sempre stati i suoi standard realizzativi altrove durante la sua carriera, una rarità se invece si considera a quanto bene ci aveva abituati quest’anno.
A tredici giornate dalla fine il Milan ha bisogno assolutamente dei suoi gol e spera che questi possano tornare nel più breve tempo possibile, magari già domenica contro il Verona. Chiaro è che, ormai, il francese è diventato un elemento imprescindibile per questa squadra, quello di punta che può fare la differenza. Considerando quanto è stato determinante fino a questo momento con le sue giocate e la sua vena realizzativa, che lo hanno portato in questo momento sul podio dei marcatori dell’intera Serie A, è chiaro fare una semplice equazione e considerare quanto il Milan dipenda davvero dal suo numero sette.
Sarà fondamentale il suo ritorno al gol nello sprint finale, quindi, perché l’attacco e la squadra senza i suoi gol fa molta fatica sia a segnare che a vincere. Dopo il Parma lui ha smesso di segnare e l’auspicio è che riprenda al più presto a farlo, riprenda al più presto la marcia in quanto a gol segnati. Tutto questo per riaverlo a pieno regime in questo ultimo terzo di stagione in cui il Milan ha un ossessivo bisogno di poter sfruttare un potenziale fondamentale, forse anche esagerato per gli standard tecnici dell’attuale rosa a disposizione di Pippo Inzaghi.