Questa sera, a San Siro, il Milan dovrà vedersela con il Genoa di Gasperini. Una squadra, quest’ultima, che sta disputando una buona stagione e che si trova alla settima posizione della graduatoria. Al momento, i rossoblù, che sono reduci dal successo interno ai danni del Cesena, distano due lunghezze dal sesto posto, occupato da una Fiorentina impegnata allo Juventus Stadium: sono ancora in corsa per una possibile qualificazione in Europa League. Che dire, per i rossoneri, si prospetta un’altra gara difficile. Sì, perché il Genoa darà tutto, pur di uscire dalla Scala del Calcio con i tre punti, e metterà in scena una prestazione caratterizzata da grinta e intensità.
Punto di forza: il gioco sulle fasce; Andrea Bertolacci.
Punto debole: la retroguardia.
Pur essendo protetta da due centrocampisti centrali propensi a svolgere al meglio la fase di non possesso e da un Marchese che ripiega con continuità e che svolge con regolarità la fase di copertura, la difesa del Genoa non è solita a commettere svarioni e ad andare in difficoltà. I centrali rossoblù, pur disponendo di fisicità, aggressività ed esperienza, non sempre evidenziano un rendimento continuo, tanto da incappare in amnesie e ingenuità del tutto evitabili, caratterizzate da errori nella comprensione dello sviluppo delle azioni e dalla mancanza della giusta concentrazione. Insomma, pur avendo le caratteristiche giuste per esprimersi al meglio, i tre centrali genoani non sono inappuntabili e potrebbero regalarci importanti palle gol.
Giocatore chiave: Andrea Bertolacci.
Centrocampista centrale dotato di forza fisica, aggressività, abilità in fase di rottura, doti tecniche e senso della posizione, Bertolacci è un mediano in grado di abbinare al meglio qualità e quantità. Grazie ai suoi movimenti e alle sue giocate, mirate ad abbinare qualità e quantità, fornisce solidità e compattezza e risulta fondamentale per l’economia e per gli equilibri della squadra.