Il Parma è sempre più vicino al baratro. E’ andata deserta anche l’ultima asta fallimentare (partiva da una base di 6 milioni e 300mila euro), che scadeva oggi alle 12: non è arrivata infatti nessuna offerta d’acquisto e i ducali vedono l’incubo Serie D.
“I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto – si legge in un comunicato del club emiliano – comunicano che alle ore 12.00 di oggi 28 maggio 2015 nessuna offerta vincolante per l’acquisto è stata consegnata al notaio Giulio Almansi, designato dal Giudice Delegato dott. Pietro Rogato a sovrintendere alle operazioni di vendita competitiva dell’azienda sportiva del Parma FC. Già nelle prossime ore i curatori si confronteranno con il Comitato dei Creditori e con il Giudice Delegato per le necessarie decisioni sul futuro dell’azienda sportiva e per l’eventuale prosecuzione dell’esercizio provvisorio”
Il giudice Rogato ha fissato un’altra chiamata d’asta con offerta da presentare entro il prossimo 9 giugno: il prezzo di base ammonta a 4,5 milioni (ribassato di un ulteriore 25%). Inoltre potrebbe autorizzare i curatori fallimentari a svolgere delle trattative private.
A commentare la decisione, il capitano gialloblù Alessandro Lucarelli, che – ai microfoni della Gazzetta di Parma – si è detto fiducioso: “Abbiamo un’ultima possibilità e dobbiamo sperare vivamente che venga presa in considerazione. Alla fine penso che un acquirente lo troveremo, come ho detto ai miei compagni è inutile tirare a lungo una corda che potrebbe spezzarsi: speriamo che si trovi una soluzione al più presto, oppure andrà a finire male”.
Ciò che bloccherebbe maggiormente i possibili acquirenti è molto probabilmente l’incertezza del debito sportivo, che verrà comunicato solo il prossimo 19 giugno. Al momento la cifra è scesa sotto i 30 milioni di euro, grazie anche alla decisione di Cassano di ridurre i crediti derivanti da stipendi e diritti d’immagine.