Ancora una gara interna per il Milan che, mercoledì sera, affronterà il Chievo di Maran nell’incontro valido per la decima giornata di campionato. I gialloblù sono una squadra ostica e organizzata che, malgrado sia reduce da due sconfitte consecutive e non centri i tre punti dal 23 settembre, sta disputando prove di ottimo livello, è in grado di metterci in difficoltà e di disputare una partita caratterizzata da grinta, fisicità, tatticismi difensivi ben applicati, intensità, inserimenti e azioni di rimessa.
Punti di forza: il rombo di centrocampo; le ripartenze.
Punti deboli: la retroguardia.
Il tallone d’Achille di un Chievo coriaceo e compatto è di certo il pacchetto arretrato. La retroguardia veneta, qualora non fosse ben protetta dal centrocampo, potrebbe andare in affanno a più riprese e commettere sbavature che possano compromettere l’esito dell’incontro. La coppia centrale, che dovrebbe essere composta da Cesar e Gamberini, dispone di esperienza e senso della posizione, ma a volte pecca in mobilità e rapidità nello stretto e non sempre è puntuale nelle marcature. Ecco allora che, se Bacca fosse in serata, la il tandem centrale arretrato gialloblù potrebbe sbandare con regolarità. Discorso simile va fatto per i difensori laterali, che dovrebbero essere Cacciatore e Gobbi, che non sempre sono puntuali in fase di non possesso, tanto da poter essere superabili senza troppi problemi, e che, in fase di spinta, non dovrebbero risultare pericolosi.
Giocatore chiave: Alberto Paloschi.
Prima punta rapace, dotata di senso del gol e di intelligenza nei movimenti, Alberto Paloschi potrebbe essere l’uomo in più a disposizione di Maran. Abile nel trovare la via della rete, rapido e forte di testa, nonché in possesso di opportunismo e senso del gol, qualora la coppia centrale del Milan incappasse in distrazioni e non scendesse in campo con la giusta concentrazione, il bomber clivense potrebbe imprimere la propria griffe sull’incontro.