
Domenica pomeriggio, in occasione del lunch match valido per la venticinquesima giornata del campionato in corso, il Milan ospiterà il Genoa di Gian Piero Gasperini. I rossoblù sono una squadra scorbutica e discontinua: potrebbero sfoderare una prestazione di alto livello, dando del filo da torcere alla compagine rossonera, così come potrebbero scendere in campo con poca cognizione di causa, spendere energie senza troppa lucidità ed essere superati con facilità. Insomma, i liguri, che occupano la sedicesima posizione della classifica, sono una squadra imprevedibile, ma, specie ora che hanno venduto Perotti e che sono costretti a fare i conti con l’indisponibilità di Pavoletti, rappresentano un ostacolo tutt’altro che insormontabile.
Punti di forza: l’intensità; i tre centrali di difesa e Perin.
Punti deboli: la fase di copertura degli esterni e del centrocampo.
Gli uomini di Gasperini faticano nel dosare al meglio le proprie forze. Ecco allora che, con il trascorrere dei minuti, i centrocampisti genoani potrebbero evidenziare gravi lacune in fase di recupero palla. I laterali rossoblù manifestano enormi problemi in fase di non possesso e nel posizionamento difensivo e, quando puntati, rischiano di andare in netta difficoltà e di concedere ampi spazi. Discorso simile va fatto per i mediani, che non sempre comprendono lo sviluppo delle azioni, non interdicono con regolarità e tendono a non fare il filtro necessario. Di conseguenza, sul lungo andare, il Genoa potrebbe offrire varchi tra le linee e sulle fasce e schiacciarsi a più riprese.
Giocatore chiave: Suso.
This post was last modified on 13 Febbraio 2016 - 17:09