Domenica pomeriggio, in occasione della ventiquattresima giornata di campionato, il Milan ospita l’Udinese di Stefano Colantuono. Quella friulana è una squadra che, malgrado vanti sei lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione e disponga di un organico di discreto livello, sta disputando un campionato a dir poco deludente, occupa la quattordicesima posizione di classifica, non ha ancora trovato una quadratura sotto l’aspetto tattico, continua a esprimersi a corrente alternata e fatica a trovare la forma migliore.
Punti di forza: Widmer; le due punte.
Punti deboli: la fascia sinistra; il centrocampo.
La corsia mancina bianconera potrebbe essere terreno di conquista degli uomini di Sinisa Mihajlovic. Proprio così. L’esterno sinistre dell’Udinese, Ali Adnan, incontra gravi problemi in fase difensiva, non è in grado di prevedere con efficacia lo sviluppo delle azioni, si proietta in avanti in modo poco efficace, rischia spesso di lasciare sguarnita la corsia di competenza e, quando viene saltato, è solito andare in netta difficoltà. Male anche la linea mediana. I centrocampisti friulani, sebbene dispongano di un buon potenziale, nella stagione in corso, alternano qualche buona prova a prestazioni disastrose, in cui non si esprimono al meglio, non riescono a fare filtro, concedono troppi spazi ed espongono la difesa ad azioni di rimessa. Come si comporteranno, alla Scala del Calcio? Al terreno di gioco, la sentenza.
Giocatore chiave: Emmanuel Badu.
Centrocampista dinamico, forte sotto l’aspetto fisico, bravo a interdire e a comprendere lo sviluppo delle azioni, il ghanese dispone delle carte in regola per sfornare una prestazione convincente, impossessarsi delle redini della mediana friulana, permettere all’Udinese di combattere fino all’ultimo e salire in cattedra. Riuscirà a esprimersi sui suoi standard, o sarà autore di una performance deludente?