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Un’esperienza da risollevare con l’esperienza, il Boa atto II

Dopo la gara con la Lazio si parla molto dello scarso impiego e impegno di Menez e Balotelli. Loro, considerati i “nuovi acquisti di gennaio”, hanno davvero deluso le aspettative venendo superati nelle scelte da un Niang in crescita tecnico-tattica (ora out causa infortunio, probabile fino a fine stagione) e da un Luiz Adriano che nonostante le sue titubanze è rimasto al Milan e dà più garanzie dei superattesi. Tuttavia del terzo “acquisto di gennaio” nei tempi recenti se ne è parlato poco.

Kevin-Prince Boateng sta rivivendo un periodo cupo. Andato via dal Milan e tornato a Milanello dopo l’esperienza tedesca allo Schalke 04, sembrava rimessosi in sesto fisicamente: pronti via e nelle amichevoli, nonostante apparisse ancora lontano dalla forma migliore, si era messo in mostra per grinta e tenacia; poi in campionato con Roma e Fiorentina due prove di buon livello; poi il nulla. Panchina e al massimo qualche spezzone di gara sono stati designati a lui che sembrava in rampa di rilancio. Invece il Boa non ha convinto sul campo, laddove tutti lo attendevano, compreso Sinisa Mihajlovic.

Il fatto, poi, che Honda e Bonaventura appaiano stanchi e scarichi per il gran numero di gare che hanno dovuto giocare proprio per mancanza di alternative valide, rendono Kevin-Prince Boateng una pedina da giocare come esterno di centrocampo: l’esperienza, la tecnica e anche il peso fisico che può apportare al centrocampo rossonero potrebbero non essere sottovalutate dal mister e impiegate per far rifiatare i titolari. Anche perché quando schierato davanti ha fatto sicuramente meno di chi già sta fregando il posto a Menez e Balotelli.

This post was last modified on 23 Marzo 2016 - 21:22

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redazione