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La Cina, la Juve, Bacca. Ecco le battaglie di Luiz Adriano

Da Nanchino a Roma. O meglio: dalla Chinese Super League alla finale di Coppa Italia dell’Olimpico. Il calcio è veramente strano e Luiz Adriano, in questi mesi, ne è uno straordinario esempio. “Spedito” in Cina senza tanti rimpianti (seppur a fronte di un assegno succulento per le casse di via Aldo Rossi) e rientrato clamorosamente a Milano, poi ko due mesi e ora di nuovo in copertina con la maglia rossonera. Sono stati due mesi di montagne russe per il “9” di Mihajlovic, tra alti e bassi di ogni tipo, ma ora è finalmente arrivato il bello: a otto giornate dalla fine del campionato e con una finale tutta da giocare, il brasiliano si è ripreso lo spazio che meritava. Ora può sperare in un rush finale da protagonista assoluto dell’attacco del Diavolo.

È un dato di fatto: il Milan, in quest’ultimo scorcio di Serie A, si gioca poco o nulla. Troppo lontano il terzo posto Champions, difficile (ma non impossibile) scalare una o due posizioni superando Inter e Fiorentina, decisamente più facile puntellare il 6^ posto dagli attacchi del duo Sassuolo-Lazio e concentrarsi già per l’ultimo atto della Coppa Italia, in programma contro la Juventus il prossimo 21 maggio. Ma Luiz Adriano, in attesa della partitissima contro la Vecchia Signora, ha più di un obiettivo personale da cogliere. Convincere Galliani a non fare cassa con una sua cessione, per esempio, ma anche relegare definitivamente in panchina Balotelli, Menez e soprattutto Niang. L’ex Caen potrà recuperare per la finale di coppa, ma un Adriano in palla e “coordinato” con Bacca sarà difficilmente eliminabile dall’undici titolare: centrare settimane positive significherebbe guadagnarsi un posto in campo contro Buffon e compagni.

Luiz Adriano, in ogni caso, si è già preso più di una rivincita. Contro la mala sorte, che non gli ha consentito di giocare e di incidere per quelle che sono le sue qualità, ma anche contro chi ne ha criticato (gratuitamente) il rendimento in campo. E l’esigente pubblico di San Siro se n’è accorto, tributandogli al rientro da titolare con la Lazio applausi e affetto: il tifo rossonero ha capito la serietà, l’intelligenza e l’attaccamento alla maglia del ragazzo di Porto Alegre. È lui, in attesa di riavere Niang sano e in condizione, l’uomo giusto per affiancare e “tirare a lucido” Bacca, il pezzo più pregiato e decisivo dell’argenteria di Milanello: avere un Peluca in forma e a suo agio è condicio sine qua non per tornare a macinare gioco e risultati. E Adriano ha dimostrato di essere il partner ideale della stella milanista. Sperando che il Bayern dell’amico Carletto non faccia brutti scherzi…

This post was last modified on 27 Marzo 2016 - 23:06

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redazione