L’avventura di Brocchi sulla panchina del Milan si sta trasformando velocemente in una corsa contro il tempo. Partito con un contratto a tempo di 7 partite, dopo appena 3 match è già finito sulla graticola visti i risultati ottenuti contro due squadre in zona retrocessione. Restano Frosinone, Bologna e Roma, all’ex allenatore della Primavera, per convincere la società a dargli fiducia anche per la prossima stagione, prima di affrontare, il 21 maggio a Roma, la Juventus nella finale di Coppa Italia.
In un clima societario quantomai teso, anche la scelta di Berlusconi di sostituire Mihajlovic con Brocchi è apparsa azzardata e non ha incontrato i favori dei tifosi. Il Corriere della Sera, in edicola oggi, scrive di come la conferma di Brocchi passi, inevitabilmente, per la finale di Coppa Italia: solo dopo il 21 il presidente rossonero deciderà il futuro della panchina rossonera.
Tutto questo, ovviamente, al netto delle questioni societarie. In caso di cessione ai cinesi, infatti, tutte le valutazioni potrebbero saltare con i nuovi proprietari che vorranno scegliere autonomamente il tecnico al quale affidare la squadra. Proprio in quest’ottica potrebbe riprendere piede anche la candidatura di Marcello Lippi, vero e proprio idolo in Cina, che raccoglierebbe il gradimento sia della vecchia che della nuova proprietà.