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Gazzetta: Abbiati, Brocchi e Gattuso, storia di un’amicizia nata nella 42 di Milanello

Nelle stanze di Milanello, nei lunghi giorni di ritiro, spesso nascono amicizie che sono destinate a durare negli anni. La numero 42, l’unica tripla del centro sportivo rossonero e, per questo la più grande, ha ospitato tre ragazzi molto diversi tra loro: Cristian Brocchi, dal carattere equilibrato, Christian Abbiati, l’introverso e Rino Gattuso, l’estroverso. Siamo nei primi anni duemila, quelli del Milan campione d’Europa a Manchester, del Milan di Carlo Ancelotti, Maldini, Nesta, Seedorf, Pirlo, ma è la stanza 42 ad essere il punto fermo di quel gruppo: era un punto di ritrovo, un luogo di svago, di sfogo e di divertimento, si allentava la tensione, si trovava conforto. Tra gli inquilini di quella camera nacque una profonda amicizia che ancora oggi resiste.

Racconta Christian Abbiati a La Gazzetta dello Sport: “Io, Rino e Cristian abbiamo chiesto la camera a tre come segno di amicizia. Era la camera di riferimento, venivano tutti per parlare, anche la notte e a tutte le ore, la nostra porta era sempre aperta. Io e Brocchi siamo diventati amici da ragazzi e la nostra amicizia continua. Sono stato più volte a vedere Gattuso allenare e Brocchi in Primavera. Io e Cristian abbiamo caratteri diversi, il calcio mi aiutato anche in questo, a formare il carattere“.

Nel lungo abbraccio dopo la vittoria di Marassi c’è tutta la felicità di due amici, che da ragazzi sono diventati uomini di calcio insieme. Ieri Christian Abbiati è stato ospite all’incontro Saranno Famosi, a Crema dove ha dichiarato: “Mario Balotelli ha un potenziale enorme, io tifo per lui. E’ difficile dire perché non rende come ci si aspetta, ma di sicuro è un bravo ragazzo; nelle ultime due giornate ha dato buoni segnali“. Sul suo futuro: “Sono rossonero da vent’anni, il Milan è la mia seconda famiglia e farei volentieri un altro anno, vediamo cosa ne pensano in società“.

This post was last modified on 20 Aprile 2016 - 12:12

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redazione