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Un girone dopo, non è cambiato niente

La prima a San Siro di Brocchi si è conclusa tra i fischi, che hanno accompagnato l’uscita dal campo della squadra dopo lo scialbo 0-0 con il Carpi. Stesso risultato dell’andata, stesse critiche di un girone fa. In panchina non c’è più Mihajlovic, il modulo e alcuni interpreti sono cambiati ma non la sostanza, non il risultato finale.

La squadra ha fatto il record stagionale di possesso palla di tutta la Serie A (76.9%) ma ha inciso praticamente mai nei pressi dell’area avversaria.  Un dominio inutile caratterizzato da azioni sterili e inconcludenti, che hanno evidenziato, se ancora ce ne fosse il bisogno, la pochezza tecnica della squadra che è mediocre e oltre un certo limite probabilmente non riesce ad andare. Zero alibi e zero giustificazioni, il Carpi si poteva e si doveva battere. Il problema del Milan quest’anno è stato con le piccole e anche l’inizio del nuovo allenatore ha confermato questo trend. Se questa era l’occasione per dimostrare al mister che la svolta era stata recepita è stata completamente fallita.

Un’occasione mancata per allungare sul Sassuolo e confermare, il non dignitosissimo, sesto posto che con una vittoria sarebbe stato blindato. I tre punti avrebbero inoltre avvicinato anche la Fiorentina che domenica prossima sfiderà la Juventus. Discorsi che non hanno senso dopo questo punticino, rimpianti che si trascinano da tempo a Milanello.  Il problema è la squadra, lo si sapeva, si sperava nella scossa dopo il cambio in panca ma la realtà è chiara a tutti. Quasi a tutti….

This post was last modified on 23 Aprile 2016 - 10:43

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redazione