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Sono 3 le partite senza subire gol. Ma le apparenze ingannano…

Con all’orizzonte l’ultima gara di campionato Cristian Brocchi cerca le poche ancore di salvezza per guadagnarsi una riconferma che il campo ha in parte respinto. Se il possesso palla è decisamente migliorato esso rimane sterile e i dati incoraggiano solo in parte. Un’apparenza che spesso inganna. Come per quel dato che fa della difesa di Brocchi un’ottima difesa (sempre all’apparenza): 5 gare disputate, ben 3 sono finite a rete inviolata.

Benissimo si potrebbe dire. Ma il dato è solamente quantitativo, se si ragiona qualitativamente il discorso cambia notevolmente: con la Sampdoria il gol sarebbe anche arrivato con il tocco di Dodò sotto porta se Valeri non l’avesse però annullato a causa dell’ancora oggi indecifrabile tocco di Quagliarella; con il Carpi è solo 0-0 ma è impossibile dimenticarsi il miracolo di Donnarumma al 90° sul tiro di Crimi indirizzato all’incrocio dopo la sciagurata palla persa da Montolivo; infine, con il Bologna subisci il pareggio allo scadere, annullato anche questo per nostra fortuna, ricordando tuttavia che si stava giocando in superiorità numerica di un uomo. Senza contare che con Verona e Frosinone, le prime due retrocesse di questa Serie A, sono ben 5 le reti subite.

Uno score positivo per prestazioni che non fanno ben sperare. I singoli in cerca di conferma ora hanno solo una gara per dimostrare ancora qualcosa: oltre a Romagnoli, si sono distinti almeno a Bologna
distinti Mexes e Calabria, su cui Brocchi potrebbe fare affidamento nel futuro qualora la conferma arrivasse davvero.

This post was last modified on 8 Maggio 2016 - 19:09

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redazione