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Fate presto, se volete bene al Milan

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

C’è un titolo del Sole24Ore passato alla storia della politica italiana. Erano i giorni della caduta dell’ultimo governo di Silvio Berlusconi e il principale quotidiano economico, offrendo sponde a chi sollecitava l’ascesa di Mario Monti a Palazzo Chigi, titolò: “Fate presto“. Due parole che calzano oggi a pennello per il Milan, in balia dell’incertezza più nera. Il protagonista, guarda caso, è lo stesso di quell’autunno 2011: l’ex Cavaliere, che sta smaltendo al San Raffaele i postumi di uno scompenso dovuto allo stress della campagna elettorale. Segno, forse, che c’è un’età per tutto, anche per quelli apparentemente infallibili come il patron rossonero.

Fate presto, insomma, per il bene del Milan. Già, perché se davvero i cinesi ci sono e sono pronti a comprare, non si capisce il tergiversare di una trattativa che sta già assumendo i contorni della telenovela. Su questo aspetto (non me ne vogliano i tifosi rossoneri) l’Inter ha segnato un punto a suo favore, visto che l’affare tra Thohir-Moratti e gli investitori di Suning è stato a dir poco fulmineo nel giro di due viaggi sull’asse Giakarta-Milano-Nanchino. Non solo. L’intenzione di Thohir di vendere era già abbastanza palese quando diede l’incarico a Goldman Sachs per cercare un investitore sul mercato mondiale. Altra storia è inviare advisor e legali di fiducia a Hong Kong per verificare le reali intenzioni oggi di Mr. Bee, domani di chissà chi.

Come se non bastasse, lo sbando prosegue anche durante la “pausa”. M’Baye Niang ci ha messo del suo, prendendosi gli insulti del web dopo il video che lo ritrae intento a tuffarsi in piscina da altezza proibitive. Già, lui che è rientrato in extremis nella finale di Coppa Italia contro la Juve dopo un incidente stradale. Le vacanze sono vacanze, per carità. Un po’ come la professionalità, che da tempo ha perso l’indirizzo di Milanello.

This post was last modified on 8 Giugno 2016 - 11:54

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redazione