Amelia: “Il futuro del Milan? Berlusconi venderà solo se sicuro, Montella è l’uomo giusto e spero in Lapadula”

Quando non restano che le briciole, ci si aggrappa disperatamente ai ricordi, quelli dolci, quelli che per i pallonari evocano vittorie, e se quei pallonari sono a tinte rossonere si può tranquillamente parlare di cicli di vittorie. Purtroppo siamo a constatare la fine non di un ciclo, bensì dei cicli: è ormai da quattro che il tifoso milanista assiste inerme a passi falsi di riprese immaginarie. A ricordare i momenti lieti, però, ci ha pensato Marco Amelia, uno degli ultimi ad assaporare cosa significhi far parte di un ciclo al Milan.

“Non può essere diversamente, per chi come me ha fatto parte dell’ultimo ciclo vincente non è mai semplice parlare di Milan, soprattutto in questo momento dove sono mancati i risultati”. Così esordisce su GianlucaDiMarzio.com. Sulla cessione e sulle critiche a Silvio Berlusconi dice: “Io credo che quando pensi al Milan pensi a Silvio Berlusconi. Lui ha dedicato gran parte della sua vita personale e imprenditoriale per portare questo club ai massimi livelli nel mondo. Qualche annata al di sotto delle aspettative non può cambiare né cancellare le straordinarie pagine di storia che ha scritto con il suo Milan. Se il Presidente cederà sarà solo perché avrà la convinzione di lasciare il Milan a qualcuno disposto a fare quello che ha fatto lui, altrimenti sono certo che non metterebbe mai i rossoneri nelle mani sbagliate. Nonostante tutto Amelia si reputa soddisfatto delle ultime scelte societarie: “Montella ha già dimostrato di essere all’altezza del Milan, con le ottime stagioni disputate con la Fiorentina.  Credo sia la persona giusta al posto giusto anche perché le sue idee di gioco sono in sintonia con la filosofia del club. Per quanto riguarda Lapadula quest’anno gli abbiamo visto fare grandi cose in Serie B, gli auguro di fare bene perché sarebbe un segnale importante per l’intero movimento calcistico italiano, Nazionale compresa”.

ameliaE se gli viene chiesto quale sia stata l’esperienza più bella vissuta in rossonero, lui risponde così: “Quattro anni di Milan valgono quanto un’intera carriera. Ricordo con molto piacere lo scudetto vinto al fotofinish contro l’Inter, è stato speciale!” Un augurio, infine, a Mauro Tassotti: “Non posso che parlare bene di Mauro Tassotti, una vita trascorsa nel Milan come giocatore e come collaboratore: è sempre più difficile trovare bandiere al giorno d’oggi. Rispetto la sua scelta e gli auguro il meglio possibile per la sua nuova avventura”.

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