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Rassegna Stampa

Montolivo sventa le insidie, ora ha più libertà: “Così magari faccio anche gol”

Bisogna riconoscerlo: la resistenza di Montolivo alle critiche è stata notevole, anche le più dolorose quando arrivavano da San Siro. È un periodo in cui la sua carriera è accompagnata dai fischi, tanti, spesso ancora prima che giochi (al semplice annuncio delle formazioni). Ma non ha mai polemizzato apertamente, nemmeno dopo la vittoria con la Lazio dove ha comunque tirato fuori il carattere: “A qualcuno non piacerò mai. Io me ne faccio una ragione, se la facciano anche loro“.

A 31 anni sa perfettamente come funziona il mondo del calcio e si rende conto che essere il capitano del Milan peggiore dell’era Berlusconi è chiaramente un’aggravante attira-antipatie. Però sa anche che la gente va riconquistata con i risultati, le prestazioni e la continuità: in questo senso, gli ultimi 180′ gli hanno abbastanza cambiato le prospettive. C’è stato un preciso momento, nella settimana verso la gara con la Samp, dove presente e avvenire di Riccardo sembravano in sospeso. Nel Milan senza intoccabili rischiava seriamente di essere uno dei primi nomi pesanti a rimetterci: Montella pensava all’ipotesi Sosa in regia e c’era pure l’opzione Locatelli, poi le cose sono andate diversamente. L’ex Besiktas a Marassi non ha convinto e soprattutto Monto, nelle due giornate successive, ha accelerato e non poco nel rendimento: convincente con Lazio e Fiorentina, nonostante il giovane Manuel a volte lo costringa a spostarsi verso la mezzala.

Nessun 8 in pagella, però è apparso migliorato nei tempi di esecuzione, evitando di limitarsi a scavare il solito fossato davanti alla difesa. Sarebbe interessante vederlo in una mediana diversa, nel frattempo si deve arrangiare e non si può pretendere un grande gioco in mezzo ad un reparto scadente nella qualità e in una squadra che al Franchi chiude con il 38% di possesso palla. In aggiunta, il campo di recente ribadisce la preziosa capacità di ricoprire più ruoli: regista, interno ma anche trequartista in qualche sprazzo di stagione in corso. “Così ho più spazio, più libertà d’azione. E magari segno“, avrebbe confidato Montolivo agli amici, riporta La Gazzetta dello Sport. Qualche numero: il gol manca dal 2014 ed è il recuperatore di palloni numero uno (26) della Serie A (l’anno scorso arrivò terzo). Non proprio roba da play, ma occorre accontentarsi.

This post was last modified on 28 Settembre 2016 - 13:56

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redazione