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Cessione Milan: tutto su Haixia Capital, punto di forza della cordata asiatica

Se Yonghong Li è il regista della scalata al Milan, Haixia Capital viene vista come il lungo braccio del Governo di Pechino nell’operazione. Diciamo la verità. Non ci fosse stata Haixia Capital, di fatto controllata dall’ente statale State Development & Investment Corporation (Sdic), la transazione di acquisto del Milan sarebbe stata ancora più misteriosa di quanto non lo sia al momento. E i tifosi milanisti avrebbero dovuto veramente preoccuparsi. Haixia Capital fornisce invece un elemento di sicurezza, in quanto è presumibile che quanto meno il governo di Pechino sia informato di quanto sta facendo in Italia una società indirettamente controllata.

Yonghong Li, personaggio sconosciuto alle cronache finanziarie, e la stessa Haixia Capital sono infatti i due capicordata dell’operazione Milan: ad entrambi dovrebbe andare una quota del 15% a testa delle azioni del club rossonero. E proprio attorno ad Haixia, secondo fonti attendibili, si starebbe muovendo gran parte del recente fermento della cordata cinese. Infatti Haixia gestisce i suoi investimenti tramite una serie di fondi: secondo gli ultimi dati disponibili, 14 fondi con asset in gestione per complessivi 16,4 miliardi di renminbi. Ebbene, secondo i rumors, Haixia potrebbe costituire un fondo ad hoc per l’operazione di investimento nel Milan, visto che i suoi veicoli sono attualmente dedicati principalmente al settore industriale e infrastrutturale.

Ma chi sottoscriverà questo nuovo fondo targato Haixia, che a propria volta parteciperà all’acquisto del Milan tramite la società veicolo (pure questa di nuova creazione) Sino Sports? Secondo i rumors sarebbero in corso discussioni con diversi soggetti che dovrebbero partecipare alla sottoscrizione del nuovo fondo. Molti dei quali collegati allo stesso Yonghong Li. Insomma, il governo cinese al momento darebbe l’avallo all’operazione, come azionista dell’investment company Haixia, ma non avrebbe concretamente versato risorse nel fondo che si andrà a costituire per acquistare il Milan: capitali che arriveranno invece da altri investitori, privati e aziende individuate appunto da Yonghong Li. Insomma, tutte le strade portano all’oscuro imprenditore, vero artefice dell’operazione, di cui si sa poco se non la sua passione per i raid borsistici.

Fonte: Carlo Festa, Il Sole 24 Ore.

This post was last modified on 2 Settembre 2016 - 20:51

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redazione