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Galliani: “Ci godiamo i tre punti, la mia carriera merita rispetto. Bacca? Non ho visto”

Queste le dichiarazioni rilasciate, al termine della gara interna contro il Pescara, da Adriano Galliani:

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Esistono trentotto partite di campionato e ciascuna assegna tre punti. Avere collezionato ventidue punti in undici gare è tanta roba. Siamo terzi, a un punto sulla seconda. Oggi abbiamo fatto fatica, anche se abbiamo preso due legni. Comunque, il Pescara gioca un calcio propositivo, che ci ha messo in difficoltà. Io sono andato negli spogliatoi intorno al 25′ della ripresa. Passando gli anni, vorrei stare attento al mio cuore. Vado negli spogliatoi, passeggio e non vedo niente. Sento qualche urlo in lontananza, ma non vedo. Gioiamo di questi tre punti, adesso, da qui alla fine dell’anno, si giocherà una sola partita a settimana. Pasalic? E’ un buonissimo giocatore. Lui, in Croazia, era sempre considerato un giovanissimo talento. Il Chelsea prende quasi tutti i giovani più bravi d’Europa e Pasalic è uno di questi. Ha avuto un po’ di infortuni, maè un giocatore di talento assoluto. Sosa? Ha i piedi buoni e lo ha dimostrato nel cross al volo che ha fatto. Avevamo otto giocatori ai box, fino a questa mattina, con Niang che ha giocato son diventati sette. Abbiamo fuori un centrocampo intero che potrebbe essere anche quello titolare con Mati, Montolivo e Bertolacci e poi abbiamo fuori tre difensori di fascia. Portiamo a casa il buono di oggi, che sono i tre punti. Le mie dichiarazioni prima della gara? Bisogna avere rispetto per la mia carriera. Ognuno ha il diritto di nominare il proprio amministratore delegato. Con il signor Fassone, ho un buonissimo rapporto. Semplicemente, ho detto che non sono disponibile a rimanere come consigliere semplice, né con nessun altro incarico che non sia quello che ho ricoperto per trent’anni. Qualche tifoso vuole che rimanga? Non dipenderà da me. Bacca? Non ho visto questa scena. Io, vent’anni fa, vedevo ben altro. Ora, però, ci sono ventisette telecamere. Non so cosa abbia detto, però, è tutto normale. Niang, questa notte, a un certo punto, aveva trentanove e mezzo di febbre e voleva giocare a tutti i costi. Continuava a dire di volere giocare: quest’ultimo è un bel segnale. E’ un bel segnale che i giocatori vogliano scendere in campo. L’allenatore deve fare il suo lavoro e i giocatori il loro. La parata di Donnarumma? Gigio è un fenomeno, somigliava molto alla parata con la Juventus. Siamo stati molto bravi a farlo approdare in maglia rossonera. Bravo lui e bravissimo anche Alfredo Magni che è il suo allenatore. Lo abbiamo preso ai tempi di Inzaghi, merito di Pippo per avermi segnalato Alfredo. Oggi mi faccio i complimenti da solo. Sono stato bravo a imporre a tutti gli allenatori che si sono succeduti questo allenatore dei portieri. Ho detto a qualunque allenatore ‘se vuoi fare l’allenatore del Milan e vuoi portarti un preparatore dei portieri, non puoi fare l’allenatore del Milan. Oddo? Ha giocato benissimo al calcio. Anche perchè uno che ha fatto il titolare vincendo una Champions League è un immortale: non posso deriderlo. Gli episodi? Sono di parte, quindi, non sono obiettivo. Obiettivo Champions? Non so, non so. Non ho risposte. Non so cosa succederà alla trentottesima giornata. Godiamoci questi ventidue punti. Sarebbe bello fare un risultatino buono a Palermo che così ci facciamo quindici giorni di sosta belli come il sole. Con la Juve ce la siamo goduta solo per un paio di giorni. Con due punti a partita si va in Champions e nei primi tre posti, ma non è semplice mantenerli perchè la quarta che ha un punto in meno sarebbe fuori“.

This post was last modified on 31 Ottobre 2016 - 09:27

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redazione