
LA DISCIPLINA DEL CAPITANO
RINGHIO AL CAMPIONATO
Domenica mister Gattuso è tornato a San Siro, un ritorno accompagnato da tanti cori a suo favore: perché l’amore tra Rino e i tifosi rossoneri, come si è visto in occasione del suo vittorioso esordio casalingo contro il Bologna, non si è mai affievolito. Da calciatore, ad allenatore: “Vivo intensamente questo lavoro e amo la tensione durante la partita, ma definirmi un allenatore tutto grinta è passione mi sembra riduttivo”, puntualizza Ringhio.
L’ANNO D’ORO DEI CAMPIONI
Dieci anni fa il Milan coronava un’annata da sogno vincendo il Mondiale per Club, terzo trofeo della stagione dopo la Champions League e la Supercoppa Europea. Un anno d’oro per i rossoneri e per il loro giocatore più quotato: Ricardo Kaká, che ai trionfi della squadra ha accompagnato quelli individuali. Primo tra tutti il Pallone d’Oro, conquistato pochi giorni prima della partenza per il Giappone dove la formazione di Ancelotti ha completato il filotto internazionale, arrivato dopo la rivincita con il Boca Juniors che aveva battuto il Diavolo quattro anni prima nella stessa competizione.
REGALI SOTTO L’ALBERO
L’ALMANACCO RACCONTA I GRANDI BOMBER
Le pagine dell’Almanacco Illustrato del Milan, disponibile in edicola e nelle migliori librerie, hanno offerto lo spunto per una chiacchierata con Pierino Prati che ha come tema i grandi bomber rossoneri. L’ex campione esamina uno per uno i migliori dieci della classifica di ogni epoca, ai quali appartiene lui stesso grazie ai 102 gol realizzati con la maglia che ha amato più di ogni altra. “Nordahl ha cambiato il ruolo di centravanti in Italia, Shevchenko segnava spesso gol decisivi, Van Basten aveva una sensibilità nei piedi incredibile, Inzaghi era micidiale nell’area piccola”.
Fonte: acmilan.com
This post was last modified on 13 Dicembre 2017 - 14:53