Acmilan.com: quando il Pallone d’oro è rossonero, da Rivera a Kakà

1969: GIANNI RIVERA
Calcio d’altri tempi. Dopo un testa a testa serrato con Gigi Riva nelle votazioni, Gianni Rivera (83 voti a suo favore contro i 79 di Rombo di Tuono) si vede consegnare il Pallone d’oro, il primo ad un calciatore italiano dopo la vittoria italo-argentina di Omar Sivori nel 1961, prima di un Milan-Cagliari 0-0 del 19 aprile 1970. Anche il “secondo” arrivato Gigi Riva va ad omaggiare il Golden Boy al centro del campo. In cambio, visto che il Cagliari si era appena laureato campione d’Italia, i giocatori rossoneri consegnano una medaglia d’oro a testa ai loro colleghi e avversari sardi.

1987: RUUD GULLIT
Dopo tanti trionfi juventini con Michel Platini, e anche con Paolo Rossi, il Milan riporta il Pallone d’oro in rossonero nel 1987. L’8 maggio 1988, prima di un Milan-Juventus 0-0, questa la dedica del Tulipano Nero: “Dedico questo premio a Nelson Mandela nella speranza che capiate quanto sia importante combattere l’apartheid, perchè io credo che tutti abbiano diritto a godere della propria libertà”. Quel pomeriggio Ruud già pregustava la vittoria dello Scudetto che sarebbe arrivata una settimana dopo a Como: “Mi sento come Giulio Cesare e vorrei dire: veni, vidi, vici”.

1988-1989-1992: MARCO VAN BASTEN
I primi due sono anni di dominio totale rossonero. Sono milanisti tutti e tre i gradini del podio del Pallone d’oro. Nel 1988, Van Basten primo davanti a Ruud Gullit e Frank Rijkaard nell’ordine. Nel 1989, il secondo dietro il Cigno è Franco Baresi, il terzo Frank Rijkaard. Dolceamaro il terzo Pallone d’oro che diventa anche un trofeo alla carriera, per Marco Van Basten. Lo riceve a Parigi nella cerimonia di France Football e dalla capitale francese raggiunge direttamente Saint Moritz dove subirà l’operazione alla caviglia che decreterà la fine prematura della sua carriera.

1995: GEORGE WEAH
Sei mesi al Paris Saint Germain e sei mesi al Milan. George Weah è stato il primo calciatore non europeo a vincere il trofeo. Il campione liberiano alzò il Pallone d’oro al centro di San Siro nel pre-gara piovoso di un Milan-Sampdoria 3-0 del 7 gennaio 1996 e fu una sorta di passaggio di consegne al suo caro amico Roberto Baggio. George al termine della partita lasciava Milano per andare a giocare la coppa d’Africa, mentre il Codino segnava un gran gol contro i blucerchiati e, durante la sua assenza, avrebbe segnato anche contro il Padova una rete su rigore da tre punti.

2004: ANDRIY SHEVCHENKO
“È un sogno che si avvera. Sono diventato un calciatore vincente con Carlo Ancelotti. Carlo ha cambiato il mio modo di pensare calcio e di allenarmi. Lui ti trasmette tanta tranquillità. Ad Ancelotti, quando ne hai bisogno, puoi parlare anche come ex giocatore. Lo ringrazio”. Sono state le prime parole di Andriy Shevchenko a Parigi, subito dopo aver ricevuto il Pallone d’oro conquistato grazie al Milan e ai suoi gol nella Nazionale ucraina. Dopo averlo alzato al cielo di San Siro, Sheva fece gol in Milan-Lecce 5-2 del 6 gennaio 2005.

2007: RICARDO KAKÁ
Duplice trionfale accoppiata. Ricardo Kaká riceve il Pallone d’oro a Parigi il 2 dicembre 2007 ma scatena l’ovazione di San Siro alla prima gara casalinga disputata dopo la cerimonia, e cioè il 13 gennaio 2008 quando il brasiliano è anche campione del Mondo per Club in carica grazie al successo di Yokohama sul Boca Juniors del 16 dicembre 2007. Nella sede di France Football, Kaká aveva dichiarato: “È un’emozione grande, un giorno speciale. Grazie a Dio che mi ha fato questo dono. Poi ringrazio la mia famiglia, il Milan, i tifosi rossoneri e quelli brasiliani”.

Fonte: acmilan.com

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