
MIRABELLI, SPIEGAZIONI E SCUSE
IL COMMENTO DEL MILAN
La sconfitta di Verona è stata senza alcun dubbio grave, mortificante e inaccettabile. Ma rispetto all’integrità morale riconosciuta e comprovata di un allenatore, di uno staff tecnico e di una intera squadra, è altrettanto inaccettabile ogni forma di confusione sul concetto di dignità. Il Milan ha chiesto scusa per la partita di Verona, che presta il fianco a critiche, dure, molteplici e severe, ma puntare il dito sulla dignità lascia il retrogusto molto amaro di un accanimento che trascende il giudizio tecnico e l’esercizio di critica. Toni e giudizi non possono e non devono perdere l’equilibrio, anche di fronte ad una pessima, da parte del Milan, partita di calcio come quella di Verona: il pallone resta il pallone, la dignità resta ben altro.
GATTUSO E PADRE PIO
A pagina 10 dell’edizione odierna, la Gazzetta dello Sport titola: “Gattuso «Non sono Padre Pio Scusateci»”, il sommario “Il tecnico: «Siamo fragili, ma gli stipendi sono regolari…»”, nel box “L’analisi dell’allenatore rossonero «Inaccettabile mollare alle prime difficoltà»”. Le scelte dell’allenatore del Milan vengono commentate dal Corriere dello Sport: “Ora Rino ha la sua Verona – Caracciolo, Kean, Bessa: è festa per i gialloblù, il Milan deve correre ai ripari già da sabato”, il sommario “Anche il tecnico va in confusione: chiude con Borini terzino sinistro! Kalinic-Kessie: chi li ha visti? Con l’Atalanta si temono contestazioni”. Il Corriere della Sera: “Continua la crisi rossonera: sconfitta per 3-0 contro la squadra battuta in Coppa Italia, i tifosi contestano – Milan giù la testa – Travolto dal Verona, Gattuso chiede scusa”.
LA DOMENICA DI GIGIO
IL COMMENTO DEL MILAN
Almeno questo. Purtroppo la valanga mediatica, iniziata nel pre-partita di Milan-Bologna, ha inghiottito le due vittorie consecutive rossonere fra campionato e coppa. Ma al momento della serenità ritrovata di Donnarumma, si è passati dal suo caso alla bruttissima prova di Verona da parte di tutta la squadra. Tra critiche dure e accettabili, ma anche di tanto, troppo, accanimento, non c’è mai pace nell’atmosfera che respira anche la squadra. Nessun alibi, ma poi può accadere in tutto questo che la reattività psicologica sul campo non sia all’altezza. La terza partita settimanale con gli stessi uomini in una fase di nuova preparazione? Anche questo è un argomento, fermo restando che, giustamente, Rino Gattuso deve lavorare anche sui punti di riferimento, sull’abitudine a giocare insieme, per la coesione e l’identità di squadra
Fonte: acmilan.com
This post was last modified on 18 Dicembre 2017 - 13:18