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Rassegna Stampa

“没有帮助, no help”. Li si tiene il Milan: adesso però servono soldi, non parole

Yonghong Li non vuole alcun aiuto. Nonostante una situazione critica, per non definirla drammatica, il patron del Milan, almeno alla data del 28 maggio 2018, crede di poter andare avanti con le proprie forze. La bocciatura, almeno in prima istanza, della UEFA, che potrebbe privare il club rossonero dell’Europa League conquistata sul campo, non spaventa il broker cinese. Adesso, però, servono bonifici e garanzie da portare a Nyon e non più bei discorsi e buone intenzioni.

Alternative

Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, il fondo americano Elliot sta dialogando, al fianco di Fassone, con i vertici di Nyon. L’obiettivo, naturalmente, è non veder vanificato il – comunque magro – sesto posto conquistato da Bonucci e compagni nell’ultima Serie A. Per farlo, la società di Paul Singer sta dimostrandosi oltremodo disponibile con il massimo organismo calcistico continentale, garantendo un business plan importante per il futuro del Milan, a prescindere da Yonghong Li. Anche grazie ai tanti interessi – a cominciare da quello di Stephen Ross – che il brand ed il club è capace ancora di attirare, nonostante un presente ben lontano dai fasti d’un decennio fa.

Never give up

Ma, nonostante tutto, Mister Li non ha intenzione di mollare. Chiaramente, per lui, una rinuncia alla società rossonera rappresenterebbe un’ingente perdita economica. Un flop finanziario che il broker non vuole assolutamente prendere in considerazione. Al pari dei possibili aiuti che potrebbero garantirgli l’ingresso di ulteriori investitori. Per il momento, quindi, Li andrà avanti da solo, con la discriminante che, da oggi, servono i milioni. Per scongiurare l’addio all’Europa League.

Farsi da parte

Vedere la squadra epta-campione d’Europa, lo ricordiamo ancora una volta, semmai vi foste sintonizzati sugli schermi del pianeta Terra soltanto adesso, esclusa dalle competizioni continentali per vicende extra-calcistiche sarebbe una ferita mortale. Non solo a livello tecnico, bensì per quanto riguarda l’immagine che i colori rosso e nero hanno sempre suscitato in Europa. E nel Mondo. E, dal momento che le alternative esistono, Li non può più tirarsi indietro. E, qualora non sia in grado di sopperire ai 358 milioni di euro di cui è debitore verso Elliot, è giusto che abdichi. Per il bene dell’A.C. Milan.

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redazione