Un derby amaro, uno stop che dice tanto sul momento del Milan. I rossoneri non subivano una sconfitta in Serie A dallo scorso 22 dicembre, in casa contro la Fiorentina. Una serata che ha visto i nerazzurri approcciare la gara con una mentalità vincente, sorprendendo il Milan, inerme davanti alle spinte offensive e alla solidità degli ospiti.
DERBY DA DIMENTICARE – È sicuramente un derby da dimenticare, o meglio da archiviare. Archiviare e guardare avanti, senza dimenticare il vero obiettivo stagionale. I rossoneri risultano ancora in piena corsa per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. In seguito alla sconfitta di ieri, il Milan ritrova la quarta posizione, con 51 punti. Segue la Roma, a quattro distanze, con Atalanta e Lazio a 45 punti, con la compagine di Inzaghi con una gara da recuperare. “Lavoro, umiltà, coraggio e consapevolezza: solo così potremo consolidare la posizione in cui ci troviamo“. Parola di Rino.
ESAME FALLITO – Il Milan ha fallito un esame di maturità, contro una diretta concorrente, nel derby. Un brutto stop, contro una squadra reduce da un’eliminazione in Europa League, preparata a reagire nell’immediato, dopo aver preparato questa gara senza paura o timori. I complimenti vanno a Spalletti e i suoi, determinati e nuovamente in terza posizione, con due distanze di vantaggio dai rossoneri. Un passo indietro significativo che vede comunque i rossoneri in quarta posizione. Dopo la pausa per le Nazionali, il Milan dovrà tornare a difendere l’ultimo posto disponibile per l’accesso alla prossima Champions League. Un esame costante, una prova di maturità e mentalità vincente che i rossoneri dovranno mostrare sin da subito, a partire dalla gara contro la Sampdoria. Aggiustando e riparando quelle spaccature nello spogliatoio, che solo una sconfitta nel derby può causare.