Rino Gattuso aveva agitato e non poco le acque con quella conferenza stampa sfogo pre-Sampdoria, nella quale aveva ipotizzato una sua partenza a fine anno. Ieri il tecnico rossonero ha utilizzato altri toni: (imposti o no) è quello di cui il Milan ha bisogno ora, la serenità.
GATTUSO POMPIERE- Quello sfogo è stato probabilmente dettato dall’istinto e dalla sensazione di solitudine, quando invece avrebbe desiderato maggiore supporto, provata in diversi momenti della stagione. Ma Gattuso ha chiarito: “Con Leonardo non c’è assolutamente nulla, si parla tra allenatore e dirigenti come in tutti i club. Leggo cose non vere“. Era necessario fare una puntualizzazione: Rino ha scelto la via della saggezza per riportare tranquillità in un ambiente ultimamente surriscaldato: le tensioni lasciamole agli altri.
SERENITA’ IN CAMPO E FUORI- Dopo il derby si è rotto qualcosa. Ha ammesso Gattuso. La stracittadina rischia di essere l’ago della bilancia della stagione: i nerazzurri si sono rilanciati e stanno consolidando il terzo posto, il Milan ha perso le sue certezze. I giocatori hanno perso serenità e giocano con la paura, infatti il Milan non riesce più a vincere, totalizzando solo un punto nelle ultime tre partite. Gattuso prova a smorzare i toni, perchè un clima societario disteso aiuta anche la squadra. Probabilente sarà un “patto di non belligeranza”: l’interesse del Milan viene prima di tutto. Il quarto posto è fondamentale e testa e cuore devono essere rivolti solamente a quell’obietttivo.
DECISIONE A FINE ANNO- Poi a fine anno si tireranno le somme: Gattuso e dirigenza si guarderanno in faccia e prenderanno la loro decisione. Chiaro: con la Champions conquistata, Rino avrebbe maggior peso contrattuale, ma non la certezza di restare. Senza Champions, il destino sarebbe segnato. Aldilà di tutto, Gattuso di “pastasciutta ne ha mangiata”, è maturato alla prima vera panchina in carriera e se dovesse lasciare Milanello altre squadre potrebbero farsi sotto per intraprendere una nuova sfida.