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Il Milan si trova di fronte all’anno zero. L’ennesimo, il terzo in tre estati. Ma dopo il gran polverone – Leonardo e Gattuso che vanno, Maldini che (a quanto pare) resta, Costacurta e Tare che dicono “no” – pare che in via Aldo Rossi un po’ di ordine si stia facendo e che – questione di giorni – a breve l’organigramma societario possa davvero prendere forma. E così anche l’allenatore.

Maldini – mi sento di poter non utilizzare più il condizionale – ha accettato finalmente di diventare grande, dopo un anno da stagista accanto a Leo. Le condizioni poste a Gazidis sono chiare: rimango io, ma decido io. Dunque la scelta di Boban e Massara – seconda scelta dopo Tare, ma sempre from Rome – al suo fianco. I tifosi, ma anche noi addetti ai lavori, dopo questo marasma di nomi e ruoli che neanche a “nomi, cose e città” sono un po’ confusi; contenti di avere ancora una rappresentanza legata ai colori rossoneri, ma confusi: chi farà cosa?

ZORRO IL DECISIONISTA

Zvonimir Boban è attualmente vicesegretario generale per lo sviluppo delle competizioni calcistiche, per farla breve ed essere più pratici il braccio destro di Gianni Infantino. Ma cosa farebbe al Milan? Zorro è stato individuato dall’ex compagno perché personaggio caratterialmente forte – ce lo ricordiamo anche come opinionista a Sky – e abile comunicatore: da qui il primo compito, quello di intensificare, ma soprattutto migliorare i rapporti politici-diplomatici con la UEFA e i vari organi giudiziari, che in queste ultime due stagioni hanno più volte tirato le orecchie ai rossoneri. Rapporti, ma anche attenzione ai conti in ottica FairPlay finanziario. Dopodiché – e questo non in solitaria – il croato applicherebbe un’intensa opera di rinnovamento del settore giovanile finalizzato alla costruzione di un progetto concreto e vincente per ciò che riguarda la prima squadra, che ripartirà da profili freschi e talentuosi.

EREDE DI SABATINI, AMICO DI GIAMPAOLO, SCOPRITORE DI PASTORE

A proposito di giovani, la scelta di Maldini è finita su Frederic Massara, uno che sui giovani ci ha sempre visto lungo. Figlio di un dirigente del Louvre e spalla di Sabatini ai tempi di Palermo e Roma, sotto la sua gestione nei due club sono arrivati tanti importanti nomi: Pastore, Ilicic, Pianic e Manolas, per citarne alcuni. Il futuro DS del Milan – definito dal suo mentore “uomo di grandi qualità etiche e ligio al lavoro” si dedicherebbe invece alla ricerca di nuovi profili low cost, finalizzati anche alla rivendita e alla plusvalenza. Ovviamente il suo operato sarà coordinato e valutato da Boban e Maldini su tutti, i quali però ripongono in lui incoraggianti aspettative e profonda stima professionale.

Il Milan del futuro – l’ultimo, si spera – è pronto: attenti a quei tre!

This post was last modified on 13 Giugno 2019 - 01:30

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redazione