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Milan femminile

Italia femminile: ecco le avversarie di Sabatino e compagne

È già iniziato il Mondiale femminile di Francia 2019. Ieri, le Blues hanno travolto all’esordio la cenerentola Corea del Sud (4-0) al Parco dei Principi di Parigi. L’Italia milita nel gruppo C con Australia, Brasile e Giamaica. Sabatino e compagne sono conosce, che per poter qualificarsi, serviranno tre prove convincenti. L’accesso agli ottavi sarà idoneo per le prime due di ogni gruppo, più le quattro migliori terze. Ecco le tre avversarie delle azzurre.

LA PIÙ TEMIBILE

L’Australia è sesta nel ranking FIFA. La squadra è un mix di gioventù ed esperienza, ricco di qualità e fisicità. Il terminale più pericoloso è senz’altro l’attacco con Sam Kerr, De Vanna, Gielnik e Raso. La prima ha collezionato già 77 presenze in nazionale, condite da 31 reti, gioca nel Chicago Red Stars. Un occhio di riguardo anche alla diciannovenne Carpenter, un motorino e la classe di Van Egmond. Il possesso palla è la forza delle australiane, ma la chiave per scardinare le rivali sono il pressing e difesa alta. Fondamentale sarà chiudere le portatrici di palla, per rendere nullo il loro reparto offensivo.

LA MENO ESPERTA

Considerata la Cenerentola del gruppo. La Giamaica in realtà è un team molto fisico e attento alla fase difensiva. È la classica squadra che pressa nella propria trequarti, chiudendo ogni passaggio, per poi ripartire in contropiede con le sue frecce Carter e Matthews, che si appoggeranno al bomber di razza più promettente al Mondo: la 22enne Shaw, capace di essere la giocatrice con il più alto rapporto goal-presenze fra quelle presenti al Mondiale. L’Italia, per aggiudicarsi i tre punti, dovrà segnare entro i primi sessanta minuti, onde evitare brutte sorprese. In questo modo le caraibiche si aprirebbero per cercare il pareggio, rischiando di diventare preda facile delle leonesse Giacinti e Sabatino, capocannonieri di questo ultimo campionato femminile di serie A, tenendo conto di avere a disposizione certe figure come Bonansea, Girelli, Mauro e Tarenzi. L’esperienza delle azzurre a questo punto dominerebbe la gioventù giamaicana.

IL REBUS

Il Brasile è forse la squadra più difficile da interpretare. Le campionesse del Sud America in carica hanno vinto solo una delle ultime undici partite amichevoli disputate sin qui. La qualità delle brasiliane è straordinaria, ma il 4-4-2 disegnato dal tecnico Alvarez non porta gioco fluido in ogni reparto del campo. La Nazionale verdeoro sta attraversando uno dei peggiori momenti della sua storia, l’ultimo in quel lontano 1986, 33 anni fa. 33 come la stella mondiale Marta Vieira Da Silva, che ha vinto 6 volte il premio FIFA come miglior giocatrice dell’anno ed è la miglior capocannoniere delle ultime edizioni della Coppa del Mondo (15 reti). Il gioco brasiliano, ovviamente, passa sempre dalla sua esperienza: ha perso agilità, ma il piede è sempre quello e lasciarle spazio, diventerebbe un incubo. Il centrocampo è la chiave e in questo caso sarà puro derby: Manuela Giuliano contro Thaisa de Moraes, compagne e grandi amiche al Milan. Il 18 giugno saranno una contro l’altra e per novanta minuti saranno solamente rivali.

This post was last modified on 8 Giugno 2019 - 21:21

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redazione