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Con Rebic è probabile un ritorno al 433

Finita la sessione estiva di calciomercato, per Giampaolo è tempo di iniziare a lavorare senza l’ansia di poter perdere i pezzi pregiati della sua rosa. Il Milan infatti è riuscito a trattenere (o magari non sono arrivate offerte giuste) i vari Donnarumma, Romagnoli, Kessie, Paquetà, Suso e Piatek. Giocatori che inevitabilmente formeranno l’ossatura principale della squadra in questa stagione.

Ora con l’arrivo di Ante Rebic – che possiamo tranquillamente considerare come uno di quei calciatori che faranno parte del blocco dei titolari insieme ai sopra citati – il tecnico Giampaolo ha un’arma in più sia per mettere in pratica il suo tanto amato 4312 e sia per utilizzare il 433 tanto caro al suo predecessore Gattuso. In ogni caso, la mancanza di tempo e il dover a tutti costi ottenere dei risultati nel breve-medio periodo, costringeranno il mister abruzzese a dover scegliere in fretta quale modulo usare maggiormente nel corso dell’anno. Il tutto però dovrà basarsi sul far rendere al meglio Piatek. Sì perché l’attaccante polacco con i suoi gol può essere l’ago della bilancia. A difesa di Giampaolo dobbiamo dire che avrà un compito non facile da portare avanti. I motivi sono svariati e vanno dall’età media molto bassa dei suoi giocatori, alla mancanza di senatori che trascinino lo spogliatoio nei momenti difficili, passando anche dal tempo che i calciatori avranno bisogno per apprendere nel miglior modo possibile il “suo calcio”. Non è da sottovalutare anche l’alta percentuale di stranieri che compongono la rosa del Milan. Infatti ben 16 giocatori su 25 (cioè il 64%) non sono italiani. Fra questi, ci sono tutti i nuovi acquisti (Duarte, Theo Hernandez, Bennacer, Krunic, Leao e Rebic) che potrebbero avere difficoltà di ambientamento e di apprendimento della lingua italiana.

SI TORNA AL 433?

La risposta a questa domanda secondo me è sì. I motivi sono almeno due. Il primo è che non è arrivata la seconda punta adatta che Giampaolo chiedeva (l’obiettivo era Angel Correa). Il secondo invece riguarda gli scarsi risultati dal punto di vista del gioco che il Milan ha espresso nelle prime due uscite in campionato. Ecco perché sarebbe meglio tornare a schierare Suso sulla destra in attacco e non snaturare i vari Borini, Calhanoglu e Castillejo facendoli giocare fuori ruolo. Anche lo stesso Rebic, nel corso della sua carriera, ha ottenuto picchi di rendimento migliori con il 433 partendo da sinistra nei tre d’attacco (vedi i mondiali di Russia 2018 con la Croazia). Insomma, per i giocatori che ha a disposizione Giampaolo, il modulo migliore da usare sarebbe appunto il 433. Staremo a vedere se il mister riuscirà a far rendere la squadra anche con qualche altro sistema di gioco. L’importante – aldilà di chi e come giocherà il Milan – è che si ottengano i risultati sperati: cioè la qualificazione in Champions League. Non sarà facile viste le tante squadre in lotta, ma i rossoneri avranno il compito quantomeno di provarci fino alla fine.

This post was last modified on 3 Settembre 2019 - 15:17

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redazione