Alcune statistiche sugli infortuni dei giocatori milanisti

Non c’è dubbio che il Milan sia pronto a ritornare sulla vetta delle classifiche che da molti anni le valgono il comune riconoscimento di grande fra le grandi del campionato italiano, ma anche sulla scena internazionale per i suoi passati gloriosi.

Da un punto di societario negli ultimi anni non sono mancati nemmeno forti scossoni dell’assetto organizzativo e finanziario, che hanno sollevato un gran polverone dall’entrata dei capitali cinesi, pur non facendo mancare rose di tutto rispetto. Anche la formazione di quest’anno non è da meno, come ha testimoniato la recente dichiarazione del mister Pioli sul turnover.

Senza dubbio la nutrita compagine dei giocatori rossoneri composta da 27 elementi, peraltro con un’età media pari a 24,9 anni risulta essere più bassa di molte altre big del pallone, ora deve fare i conti anche con un nuovo nemico invisibile: il nuovo Coronavirus che ha contagiato anche Gigio Donnarumma e Jens Petter Hauge, prima ancora il difensore centrale Matteo Gabbia e chissà cosa potrà accadere per il futuro.

La media dell’età relativamente bassa è sempre un dato che fa ben sperare per quello che riguarda lo stato di salute e le performance atletiche, già in tempi precedenti allo scoppio della pandemia e ancora di più in tempi di attività sportiva discontinua per le misure anti-Covid o per i fenomeni atmosferici tipici dell’inverno che possono causare la sospensione o l’annullamento del match.

Secondo quanto divulgato dal sito di www.healthspring.it, questo è un periodo molto delicato per il recupero atletico sia dopo le singole gare che dopo infortuni e interruzioni prolungate delle competizioni. Infatti, dopo ciascuna partita il giocatore deve fare i conti con affaticamento e dolori dovuti ai microtraumi delle fibre muscolari soggette a sforzo intenso: il dolore è la reazione del corpo a questo, che può abbreviare i tempi con l’integrazione di proteine per l’alimentazione del muscolo e miorilassanti come il cannabidiolo per l’effetto antinfiammatorio e analgesico.

In casa Milan che per un infortunio fisico di questo insolito campionato 2020/21 è stato 

l’attaccante Ante Rebic, ala sinistra che è rimasto vittima di un infortunio al gomito sinistro lo scorso 27 settembre in occasione della partita contro il Crotone. Questo ha significato all’incirca un mese di assenza totale del terreno di gioco del croato.

Un altro aspetto che può mettere in fibrillazione le società sono le ripercussioni degli infortuni sulla situazione psicofisica a lungo termine e la conseguente incidenza sulle quotazioni di mercato del giocatore. A quanto pare il nuovo virus sarebbe in grado di lasciare strascichi negativi sul quadro neurologico dei contagiati, anche nel caso in cui non presentino sintomi apparenti, che potrebbero andare a minare in un arco di tempo non ben definito le performance.

Per uno sport come il calcio dove i riflessi e il cambio di passo sono fondamentali per  seguire i contadini cambiamenti nell’assetto in campo, scoprire che giocatori da 60 milioni di euro come Donnarumma o oltre 30 milioni come Rebic subiscono svalutazioni milionarie per non avere più lo sprint di prima sarebbe un duro colpo per la finanza sportiva.

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