
Milan, Italy, 28th September 2021. Atletico Madrid players celebrate as Stefano Pioli Head coach of AC Milan walks past following the final whistle of the UEFA Champions League match at Giuseppe Meazza, Milan. Picture credit should read: Jonathan Moscrop/ Sportimage PUBLICATIONxNOTxINxUK SPI-1215-0092
Non è facile parlare di quanto accaduto ieri sera. Cosa si può dire di una squadra che per mezz’ora ha dominato l’Atletico Madrid, salvo poi dover fare i conti con le conseguenze dell’espulsione (assai discutibile) di Kessie? Cosa si può dire di una squadra che ha stretto i denti e ha continuato a resistere, per poi doversi arrendere all’inesistente rigore inventato da Cakir e realizzato da Suarez al 97′?
Se gli zero punti raccolti ad Anfield potevano essere digeriti con relativa serenità, la sconfitta di ieri contro l’Atletico, soprattutto per come è maturata, ha fatto male a tutto l’ambiente rossonero. Fino all’espulsione che ha cambiato la partita, il Milan è stato superiore in tutto, sia tecnicamente che tatticamente. Pioli ha dimostrato di aver imparato la lezione di Liverpool, applicando la stessa aggressività e lo stesso pressing asfissiante e sempre puntuale contro i Colchoneros. Non è un caso se i rossoneri erano passati in vantaggio, mentre è solo un caso se non sono riusciti a trovare anche il gol del raddoppio (quella rovesciata di Leao…).
Il Milan si è dimostrato superiore ad una squadra in cui lo stipendio del solo Simeone (24 milioni di euro netti) è pari a quello degli undici rossoneri titolari ieri sera, Pioli incluso. E se non fosse stato per il rigore nel finale, avrebbe portato a casa un punto contro un club che può permettersi di far entrare, a partita in corso, giocatori del calibro di Griezmann, De Paul, Joao Felix e Lemar.
Ma così non è stato. Il Milan esce sconfitto 1-2 da San Siro, e la cosa che più sorprende è che nessuno ha cercato alibi per una partita che invece ne offrirebbe tanti. “Cresciamo da questi errori” ha detto Leao nel post-match, “Con più attenzione potevamo portare a casa la vittoria” ha aggiunto Pioli. Una prova di stile che testimonia la grande maturità di un gruppo così giovane, capace di accettare la sconfitta e di far tesoro anche delle ingiustizie. La vittoria arriverà, adesso conta solo alzare la testa e guardare avanti: chi si volta indietro non crescerà mai.
Piccola nota a margine: forse sarebbe ora che anche gli arbitri venissero chiamati ad intervenire in conferenza nel post-partita. Basterebbero pochi minuti, solo per spiegare le ragioni di alcune loro scelte.
This post was last modified on 30 Settembre 2021 - 12:55