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Editoriale

Il gruppo è il vero capitano del Milan, la fascia è solo simbolica

Alessio Romagnoli, arrivato 7 anni fa dalla Roma per 25 milioni di euro, non ha rinnovato il suo contratto con il Milan, lasciando scoperta la fascia da capitano dei rossoneri che reggeva con orgoglio, al braccio dal 2018.

Chi potrebbe ereditare una fascia così pesante, indossata da campioni eccezionali come Cesare e Paolo Maldini, Franco Baresi, Massimo Ambrosini, Gianni Rivera e via dicendo?

I tifosi si aspettano una di quelle storie d’amore che ti fanno piangere, un po’ come i nomi sopracitati, che hanno fatto la storia del club, ma che al giorno d’oggi vediamo davvero raramente.

Se volessimo puntare sugli anni passati in rossonero, il candidato principale sarebbe Davide Calabria, ad oggi favorito secondo i media per cogliere l’eredità di Romagnoli.

Calabria Milan Capitano

C’è chi, invece, preferirebbe puntare sull’attaccamento ai colori e alla maglia. In quel caso, oltre al n°2 rossonero, si aggiungono i profili di Sandro Tonali, Theo Hernandez e Alexis Saelemaekers, che da sempre hanno reso esplicito l’amore per il club.

Se ci volessimo basare sull’esperienza, quindi sull’età? Chi meglio di Zlatan Ibrahimovic, Olivier Giroud, Alessandro Florenzi o Simon Kjaer? Il danese, tra le altre cose, dopo il gesto dell’estate scorsa con protagonista Eriksen, meriterebbe (e non poco) la fascia.

Questa varietà di scelte ci permette di concepire uno dei punti di forza maggiori di questo gruppo squadra: l’affinità. Non è solo una sintonia che si percepisce tra compagni, bensì anche con i tifosi. Un gruppo unito, solido, in cui tutti sono capitani e la fascia è praticamente simbolica.

Vittorio Assenza

This post was last modified on 10 Luglio 2022 - 22:36

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redazione