
Juventus players hold the trophy after winning the Italian Tim Cup final on May 17, 2017 at the Olympic stadium in Rome. Dani Alves and Leonardo Bonucci struck one apiece as treble-chasing Juventus secured a third successive Italian Cup with a 2-0 victory over Lazio at the Stadio Olimpico today. Juventus, who won a league and Cup double the past two seasons, can clinch a record sixth consecutive Serie A title -- and a record third successive double -- with victory at home to Crotone in their penultimate Serie A game of the season on Sunday. / AFP PHOTO / Andreas SOLARO (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)
Come ogni anno, torna a ripresentarsi il “problema” della formula dell’attuale Coppa Italia, ritenuta troppo esclusiva e poco aperta alle realtà minori.
A tal proposito, Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha scritto una lettera a Lorenzo Casini e Mauro Balata, leader delle Leghe di Serie A e Serie B, per fissare un incontro in cui discutere di alcune possibili riforme, e tra queste anche quella riguardante la Coppa Italia.
Queste le parole del numero uno della Lega Pro:
“Dobbiamo avere il coraggio di innovare, cambiare. Così come dobbiamo avere il coraggio di riformare la Coppa Italia. Questa competizione, oggi, non consente ai club dei diversi campionati di A, B, C e D di competere, se non in misura estremamente ridotta. Non c’è una solidarietà poiché per concorrere alla divisione delle risorse economiche occorre attraversare diversi passaggi di qualificazione.
Abbiamo esempi lampanti di quale tipo di coppa Nazionale funzioni, sia in termini di attrattiva verso il pubblico, sia in termini di solidarietà verso il sistema che di ritorno economico verso il tessuto sociale. La riforma deve prevedere:
This post was last modified on 12 Novembre 2022 - 18:20