Stadio Milan, Scaroni spaventa i tifosi: “Venderei biglietti a 5mila euro”

La questione Stadio è ormai diventata una vera e propria Odissea. Ancora una volta il presidente rossonero Paolo Scaroni ha parlato dell’importanza di costruire una nuova struttura che possa essere all’altezza di Milan e Inter, con i due club che sembrano essere finalmente tornati ai fasti di un tempo e l’Euroderby in semifinale di Champions League ne è la conferma.

Il manager vicentino è intervenuto al workshop su calcio e sostenibilità “Calcio, soldi vs idee” presso l’Università Bocconi di Milano parlando del nuovo stadio del Milan e sul prezzo dei biglietti.

“La storia dello stadio è diventata una saga, ormai mi chiamano Stadioni“, Scaroni sbotta

Il presidente del Milan ha parlato stizzito della situazione riguardante il nuovo stadio, ma ha anche rassicurato i tifosi su un possibile rincaro dei biglietti:

La storia dello stadio del Milan è diventata una saga tanto che ormai mi chiamano ‘Stadioni’ dato che ne parlo spesso. Voglio tranquillizzare i tifosi: lo stadio non serve per aumentare i costi dei biglietti popolari, ma rappresentano una opportunità per avvicinare grandi aziende che magari per i loro clienti offrono posti e servizi esclusivi per i loro clienti. Potrei vendere biglietti a 5mila euro al posto alle aziende, in Inghilterra lo fanno da 20 anni. Loro guadagnano dagli stadi 100 milioni, noi 40.

Nulla da temere quindi per i tifosi del Diavolo che potranno continuare a godersi dal vivo le gare dei rossoneri ad un prezzo sostenibile. Scaroni ha anche parlato della presidenza Yonghong Li, quando ai tempi lui era nel consiglio di amministrazione:

 Io ero nel Milan di Yongong Li, nel consiglio di amministrazione, ma contavo poco. C’erano due montagne da scalare: i risultati economici e quelli sportivi, da scalare per l’appunto contemporaneamente. Da questo punto di vista il club ha fatto bene, quest’anno potremmo forse avvicinarsi al break-even. Dal profilo economico siamo andati bene e dal lato sportivo non possiamo lamentarci.

Raffaele Cafagna

Sono un aspirante giornalista classe 2003 che tra pochi mesi conseguirà il tesserino da pubblicista. Grande appassionato di calcio, ma di ogni sport in generale, ho intrapreso da pochi anni la carriera in questo mondo con la certezza che realizzerò il mio sogno: raccontare e vivere di sport.
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