Il dato che boccia il turnover di Pioli: questo Milan non ha seconde scelte valide

Lo 0-0 maturato a San Siro contro l’Empoli ha messo a nudo tutti i problemi di un Milan che ha basato la sua stagione su una totale incostanza.

Passare dello 0-4 di Napoli al pareggio con reti inviolate di venerdì sera sembra, e forse lo è, inspiegabile. Uno dei tanti temi aperti, però, risiede nell’assenza di seconde linee in grado si sostituire i titolari, anche in partite sulla carta abbordabili.

Stefano Pioli è stato costretto a far riposare molte pedine chiave, come Leao, Giroud e Brahim Diaz. Qualcuno per acciacchi fisici, qualcun altro per dare un’occasione a chi viene impiegato meno.

Il risultato è stato un pareggio che ha fatto scivolare il Milan dal terzo al quarto posto, a più uno dai cugini dell’Inter. Potenzialmente fuori dalla Champions se la Juventus dovesse riottenere i 15 punti sottratti qualche mese fa.

Turnover Milan
Origi De Ketelaere Milan

Turnover Milan, pochi punti raccolti con le seconde linee

Come riportato da Tuttosport, nella sua edizione odierna, il problema del turnover si era già compreso contro il Sassuolo e contro la Cremonese. Dove il Milan non era andato oltre lo 0-0, e contro il Monza nel girone di ritorno, dove la vittoria è stata portata a casa ma in maniera molto tirata. Per un totale di sei punti su dodici disponibili, contro, appunto, Sassuolo, Cremonese, Monza ed Empoli.

Origi verrà probabilmente ceduto in estate, non avendo convinto nessuno all’interno della dirigenza rossonera, stesso discorso per Rebic, ormai ai confini del progetto Pioli.

Da capire, invece, cosa ne sarà del futuro di Charles De Ketelaere, arrivato ad aprile non si può continuare a ripetere la solita frase: “Arriverà il suo momento“. I tifosi del Milan pretendono risposte, e il belga è tenuto a darne. Pena la possibilità di essere ricordato come uno dei più grandi flop del nostro campionato, e un futuro da riscrivere altrove.

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