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“È una follia”: la risposta ufficiale al Milan lascia di sasso

Il Milan non si aspettava di certo una simile risposta in seguito agli ultimi sviluppi riguardanti la sua futura casa

La data di ieri, oltre a certificare l’importante vittoria ottenuta sul campo del Cagliari nel turno infrasettimanale di Serie A, si spera che in futuro venga ricordata dai rossoneri per il primo decisivo passo in avanti verso la costruzione della loro tanto attesa nuova casa.

Il nuovo stadio del Milan, come ben noto da ormai diversi mesi, dovrebbe essere costruito nei pressi di San Donato Milanese, comune del capoluogo lombardo. Con una nota ufficiale, lo ha confermato la stessa società rossonera, speranzosa di poter dare il via ai cantieri il prima possibile. L’area designata alla costruzione, infine, sarà quella denominata “San Francesco“.

Nuovo stadio Milan, botta e risposta tra Scaroni e Sala

Nonostante il comunicato ufficiale divulgato dal Milan in merito ai più recenti aggiornamenti sul progetto di San Donato, Paolo Scaroni aveva poi rivelato a sorpresa come l’ipotesi di rimanere a San Siro non fosse “morta”, bensì “solo più lontana”. Ad impedirne la realizzazione sarebbe sempre il vincolo posto sul secondo anello per il suo “valore architettonico”, che pertanto ne vieta la demolizione. Una situazione che, come confermato dallo stesso presidente rossonero ha lasciato interdetti noi, l’Inter e il sindaco“.

Sala si espone sul vincolo di San Siro: “È una follia” – LaPresse – SpazioMilan.it

Successivamente, a margine di un evento alla Fondazione Corriere della Sera, lo stesso primo cittadino milanese Giuseppe Sala ha ripreso le dichiarazioni di Scaroni, definendo tale vincolo “una follia”. “Non ho il potere di toglierlo” – spiega il sindaco – “ma se lo potessi fare lo toglierei in un secondo”.

“Se ci dovesse riuscire si aprirebbe uno scenario per cui il progetto, ora considerato malaticcio, tornerebbe più che mai sano” aveva detto Scaroni in prima battuta. Uno scenario che si auspica Sala, il quale ha fatto sapere di rimanere speranzoso di ottenere ulteriori aperture da parte delle due società all’opzione San Siro, pur non essendoci ancora un progetto ben fatto e approfondito. In particolare, il sindaco chiede intanto di trovare una soluzione ad un dubbio non poco problematico: “Può darsi che San Siro si possa mettere a posto, ma se ci vogliono due anni, dove vanno in questi anni a giocare?”.

Al momento, con il vincolo ancora attivo, l’opzione di restauro del Meazza rimane sì sullo sfondo, ma assolutamente ferma. Nel frattempo, i rossoneri procedono spediti “come dei treni” su San Donato. “Ci abbiamo lavorato molto, con impiego di energie e di sforzi economici” afferma con decisione il presidente del Milan.

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Published by
Ruggero Gambino