Una sconfitta amara per il Milan che continua a non brillare. A parlare adesso è l’ex tecnico che in una lunga intervista dice la propria opinione.
Un Milan che non brilla da un po’ di tempo ormai e che alterna fasi calanti a fasi opposte. Ora c’è in ballo la Champions League ed uscire così presto dalla competizione sarebbe uno smacco per la società. La gara di andata è ormai archiviata, 1-0 per il Feyenoord. Il 18 febbraio ci sarà il ritorno dei playoff a San Siro e il Milan dovrà vincere con almeno due gol di scarto per scongiurare supplementari e rigori.
In merito alla sconfitta di ieri sera a parlare è stato Fabio Capello. L’ex tecnico del Milan ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha messo in luce ciò che non è andato nel Diavolo ieri sera.
Un Milan troppo leggero
Un Milan evanescente, disattento in difesa e leggero in attacco. La prova dei big tutti in campo forse non è andata come si sperava. Per il ritorno però ci sono ovviamente delle speranze ancora vive.

Per Fabio Capello servirà questo per vincere in casa: “Servirà innanzitutto più rabbia. Il Milan di Rotterdam è stato troppo morbido quando c’era da battagliare. A San Siro mi aspetto una prova ben differente, però servirà stare molto attenti al contropiede degli olandesi“.
“In particolare a quell’Igor Paixao, che ha messo in seria difficoltà un veterano come Walker, che alla fine se l’è pure cavata, perché ha esperienza e intelligenza. Di tutti i calciatori offensivi in campo al De Kuit, il brasiliano del Feyenoord è stato di sicuro il più brillante“, afferma così sul giocatore che ieri sera è stato imprendibile e avvisa che nel ritorno bisognerà arginarlo meglio.
Sui big in campo: da Leao all’ex del match
Sui top player che non hanno inciso, tra cui Leao, Capello si esprime così: “L’unico che ha provato a fare qualcosa è lui ma poi sbagliava sempre la scelta e non incideva mai nell’ultima fase“.

Su Joao Felix, Pulisic e Gimenez: “Stesso discorso per Pulisic e Joao, giocatori bravi, ma leggerini. Pulisic ha sofferto molto ieri sera. Gimenez? Non è stato brillante ma non gli è mai arrivato un pallone degno di nota che possa essere utile ad un centravanti. Per lui la squadra è indispensabile e ieri sera non è stata d’aiuto“.
L’unico che forse si salva per Capello e Pavlovic, che nel momento del bisogno spesso si faceva sentire: “Lui è stato solido e concreto, alcune situazioni pericolose le ha risolte lui. Grazie a lui è stata messa una pezza importante“.