Il grande ex rossonero ha individuato nell’addio di Paolo Maldini la panacea di tutti i mali del Milan: chi può sostituirlo?
La sconfitta contro la Lazio rappresenta l’ultimo, doloroso capitolo di una stagione travagliata per il Milan, una squadra che sembra aver perso la sua identità da quando Paolo Maldini è stato costretto a lasciare il suo ruolo in dirigenza. Da quel momento, i rossoneri hanno faticato a ritrovare la stabilità e il carattere che li avevano contraddistinti negli anni precedenti. L’eliminazione dalla Champions League contro il Feyenoord, una squadra arrivata a San Siro in condizioni precarie, è stata solo l’inizio di una serie di delusioni che hanno messo in luce le fragilità di un gruppo apparentemente senza guida.
La partita contro la Lazio ha confermato i problemi che affliggono il Milan: una squadra capace di grandi prestazioni, come la vittoria al Bernabéu o i risultati positivi contro l’Inter, ma incapace di mantenere costanza contro avversari alla portata. Le sconfitte con Bologna, Torino e Dinamo Zagabria, insieme a quella di ieri, evidenziano una discontinuità che sembra radicata nel DNA della squadra di questa stagione: lo storico ex rossonero ha individuato proprio nell’addio di Maldini l’origine dei mali del Diavolo.
Milan, Ancelotti certo “Hanno fatto un errore”
Intervenuto ai microfoni di Dribbling, l’allenatore del Real Madrid e storica bandiera anche del Milan, Carlo Ancelotti, ha parlato della situazione dei rossoneri, dall’eliminazione in Champions fino all’addio di Paolo Maldini: “Speravo che che il Milan potesse andare più avanti in Champions League, invece è passata solo l’Inter” è stata l’apertura di Ancelotti ai microfoni della Rai.

“Le società non dovrebbero mai dimenticare la loro storia. Al Real è viva, mentre per il Milan mandar via Maldini è stato come togliere un po’ di storia. Con tutti i difetti che può avere, Maldini è un uomo di calcio, non aveva esperienza però ha vinto un campionato e rappresenta il Milan. Per me hanno fatto un errore”.
Milan, è caccia al direttore sportivo: Tare in pole
Appurato che Maldini e Massara non torneranno almeno nel breve termine a rivestire le loro cariche in dirigenza, il Milan è alla spasmodica ricerca di un direttore sportivo per creare la squadra della prossima stagione. Negli ultimi giorni si era fatto il nome di Andrea Berta, che all’inizio dell’anno si è liberato dopo dodici anni di collaborazione con l’Atletico Madrid. Tuttavia, sembra che il dirigente bresciano stia orientandosi verso l’Arsenal per la sua prossima esperienza.

Anche la candidatura di Francois Modesto appare meno in evidenza, lasciando spazio a due favoriti: Fabio Paratici, ex Juventus e Tottenham, che il 30 giugno concluderà la sua squalifica, e Igli Tare. Entrambi avrebbero già avuto incontri con Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic, e pare che l’ex ds della Lazio, con 14 anni di esperienza alle dipendenze di Lotito, stia emergendo come il candidato più convincente.