Piove sul bagnato per Sergio Conceicao e il suo Milan: la statistica fa rabbrividire, bisogna intervenire subito
Se le due insperate rimonte contro Lecce e Como erano sembrate un segnale di rinascita e di voglia di far fronte comune per chiudere bene l’anno e attentare il quarto posto del Bologna, l’approccio shock che ha avuto ieri il Milan ha completamente ribaltato questa sensazione.
Nonostante le due settimane di preparazione, il Milan ha subito l’ennesima rete nel primo minuto di gioco e ha rischiato l’imbarcata già nel primo quarto d’ora, apparendo sconnessa e deconcentrata nonostante l’importanza del match. Nonostante la reazione di nervi e di singoli più che di squadra della seconda frazione, tutto è stato reso vano dall’errore dal dischetto di Santiago Gimenez. La rete del messicano avrebbe concesso quasi 30 minuti di tempo al Milan per l’ennesima rimonta, speranza infrantasi sui guantoni di Alex Meret.
Milan, problema dagli undici metri: la statistica è da brividi
Sbagliare un calcio di rigore è, statisticamente, un evento che si verifica molto raramente soprattutto negli ultimi anni. Le nuove disposizioni verso i portieri, che devono avere almeno un piede sulla linea al momento del tiro, hanno aumentato notevolmente le percentuali di realizzazione, tanto da far nascere il dibattito sulla possibilità di impedire la ribattuta in caso di errore per riequilibrare la situazione.

In casa Milan però questo fondamentale ha percentuali di realizzazione bassissime: i rossoneri infatti hanno realizzato solo quattro degli otto rigori assegnati in questa stagione, con una percentuale del 50%, nettamente inferiore al 76% circa che si verifica in media in Serie A. A rendere ancora più oscuro il quadro si aggiunge il fatto che a sbagliare i rigori siano stati 4 giocatori diversi: Theo Hernandez, Abraham, Pulisic e Gimenez.
Milan, problema di personalità o confusione in spogliatoio?
Il Milan il problema dei calci di rigore se lo porta dietro da inizio stagione. A Firenze, gara dalle mille polemiche, si era manifestata una prima frattura nello spogliatoio quando Tomori decise di strappare il pallone dalle mani del rigorista designato per farlo battere all’amico Tammy Abraham. Risultato? Rigore sbagliato e partita persa con un errore grossolano proprio di Tomori.

Nelle ultime settimane invece il rigorista designato era stato Christian Pulisic, giocatore dal pedigree internazionale e che sa ben gestire le pressioni di una grande squadra. In stagione l’americano ha segnato quattro rigori sui cinque tirati, con un’ottima media dell’ottanta percento. Per questo motivo il pubblico rossonero è rimasto sgomento quando ha visto Gimenez e non Pulisic avvicinarsi dal dischetto. In conferenza Conceicao ha dichiarato che sia stato lo stesso Pulisic a consegnare il pallone al Bebote, a secco da alcune settimane ma in momenti decisivi, come lo era quello del Maradona, il grande campione deve farsi carico delle responsabilità e calciare il rigore.