Il direttore sportivo dell’Atalanta tuona sulle voci di mercato che lo darebbero al Milan: annuncio in diretta TV
In casa Milan è tempo di riflessioni profonde. La stagione sta vivendo fasi alterne, e se sul campo la squadra di Conceição arranca alla ricerca di certezze, anche ai piani alti iniziano a farsi strada i primi nomi sul futuro dirigenziale.
Tra i nomi emersi nelle ultime settimane per rinforzare l’area sportiva del club c’è quello di Tony D’Amico, attuale direttore sportivo dell’Atalanta, considerato da molti come il profilo perfetto per il nuovo corso rossonero voluto da RedBird.
Milan-D’Amico, trattativa in chiusura? Il DS commenta la notizia
Giovane, moderno, competente e con un fiuto raro per i talenti, D’Amico rappresenterebbe un tassello importante in un progetto che mira a valorizzare i giovani e costruire una squadra sostenibile ma ambiziosa.

E proprio nel momento in cui il suo nome stava riempiendo pagine di giornale e dibattiti televisivi, lo stesso D’Amico ha scelto di intervenire in prima persona per chiarire la situazione. Lo ha fatto a margine del match tra Atalanta e Lazio, ai microfoni di Sky Sport, con la calma e la lucidità che lo contraddistinguono.
“Le voci di mercato? Sono voci, appunto. Non commentabili, altrimenti non finiremmo più,” ha dichiarato senza troppi giri di parole. “Siamo concentrati su quello che è il nostro cammino e sui traguardi che vogliamo raggiungere con l’Atalanta.” Parole semplici ma nette, che sembrano voler spegnere — almeno per ora — qualsiasi tipo di entusiasmo o indiscrezione che riguarda un suo possibile addio a Bergamo.
D’Amico, il profilo ideale per i rossoneri
Il suo lavoro parla per lui: da quando ha preso il timone della direzione sportiva della Dea, ha centrato una serie di colpi che hanno cambiato il volto della squadra. Un modello che calzerebbe a pennello con l’identità che il Milan sta cercando di costruire negli ultimi anni, tra investimenti su giovani promettenti e una gestione più “aziendalista”.

Al Milan, se davvero dovesse esserci un cambio nella struttura societaria, servirà più di una semplice intuizione: servirà una visione solida, una programmazione coerente e figure dirigenziali capaci di sostenere un progetto tecnico ambizioso. E in questo senso, Tony D’Amico resta un nome più che valido.
Ma per ora, le sue energie restano concentrate sulla missione Atalanta. Il tempo, come sempre, farà chiarezza. Intanto, il Milan osserva. E aspetta.